La rabbia di Salvini. "Perché era in giro?". Piantedosi promette un nuovo giro di vite

Il Viminale vuole aumentare i presidi nelle stazioni e la videosorveglianza, oltre che riformare la polizia locale. Molteni: "Tornino i militari in strada"

La rabbia di Salvini. "Perché era in giro?". Piantedosi promette un nuovo giro di vite
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L'omicidio di Rovereto indigna e divide la politica. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi annuncia un nuovo pacchetto di norme per la sicurezza a settembre. Mentre l'opposizione attacca il governo nazionale. Il Viminale si muove immediatamente. «Il barbaro omicidio della donna a Rovereto è un fatto gravissimo», commenta a caldo Piantedosi. Poi le prime mosse concrete. «Ho chiesto al capo della Polizia di disporre ogni necessario approfondimento e una dettagliata ricostruzione della vicenda, anche per capire se c'è stato qualcosa che non ha funzionato», continua il ministro dell'Interno. Accertamenti «necessari anche per capire cosa dobbiamo mettere ulteriormente in campo», dichiara ancora il titolare del Viminale. Reagisce Matteo Salvini, vicepremier, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture: «Questo assassino era già stato fermato in passato per azioni violente, chiederemo di andare fino in fondo, come ha già giustamente annunciato il ministro Piantedosi, per capire come mai un delinquente del genere fosse ancora a piede libero», sottolinea Salvini.

Intanto il Viminale studia nuove misure per rafforzare la sicurezza dei cittadini. La stretta è attesa per il prossimo mese. «Siamo già al lavoro per presentare a settembre un pacchetto di norme per rafforzare ancora tutti gli strumenti a disposizione delle forze dell'ordine», annuncia Piantedosi. Nuove norme, come il rafforzamento dei presidi di polizia all'interno delle stazioni e la riforma delle polizie locali. E poi l'aumento della videosorveglianza, con l'introduzione del riconoscimento facciale nei luoghi pubblici. Su impulso della senatrice trentina Micaela Biancofiore, capogruppo di Civici d'Italia-Noi Moderati a Palazzo Madama, Piantedosi potrebbe tenere anche un incontro a Rovereto con la deputata di Coraggio Italia Martina Semenzato, presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sui femminicidi. «L'occasione sarà propizia anche per analizzare l'applicazione sul nostro territorio delle norme in tema di violenza di genere», dice Biancofiore. «Il vertice sulla sicurezza potrebbe svolgersi in settimana», conferma Semenzato.

Il deputato Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fdi alla Camera, rilancia sulla stretta sulle infermità mentali e attacca il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Spero che la mia proposta di legge sulle infermità e seminfermità mentali possa contribuire a contrastare i femminicidi. Registro con rammarico l'incredibile silenzio del sindaco di Roma, Gualtieri, circa la richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento contro Giandavide De Pau il killer di Prati». «Ho sentito il ministro Piantedosi: siamo di fronte a un atto di una gravità assoluta. E la risposta dello Stato deve essere ferma e di assoluto rigore», spiega il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni. Che propone anche il ripristino dei militari di Strade Sicure, tagliati nel 2020 dal governo Conte 2. Da sinistra interviene il deputato Angelo Bonelli, deputato e co-portavoce dell'Alleanza Verdi-Sinistra. Bonelli annuncia un'interrogazione parlamentare a Piantedosi per chiedergli «cosa intenda fare da subito per garantire sicurezza nella città di Rovereto». Polemizza il sindacato di polizia Cgil: «Le politiche di sicurezza non si fanno con gli slogan». Va in scena il rimpallo delle responsabilità anche a livello locale. Il sindaco progressista di Rovereto Francesco Valduga ammette: «Forse questa morte si poteva evitare». Mara Dalzocchio, consigliera provinciale della Lega, attacca: «Per il sindaco la sicurezza è un optional».

Campobase Trentino, il movimento civico di Valduga, replica: «La sicurezza è compito del governo nazionale». Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, chiede al governo «un'urgente convocazione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza».

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