Rapina da film al Ritz di Parigi, svaligiata la gioielleria

Cinque uomini assaltano l'hotel in place Vendome, due sono ancora in fuga

Rapina da film al Ritz di Parigi, svaligiata la gioielleria

Dopo il colpo grosso di qualche giorno fa a Venezia, quando dall'esposizione dei «Tesori dei Moghul e dei Maharaja» al Palazzo Ducale sono stati rubati gioielli per un valore di circa 3 milioni di euro, ieri una rapina è stata messa a segno a Parigi, alla gioielleria del lussuoso hotel Ritz.

Momenti di terrore si sono vissuti verso le 18,30, per lo spettacolare assalto a mano armata al centralissimo hotel a 5 stelle preferito da Hemingway, situato in Rue Cambon, non lontano da Place Vendôme. Cinque malviventi, col viso coperto da passamontagna e occhiali da sci, sono arrivati in scooter e hanno fatto irruzione nella gioielleria dell'hotel arraffando gioielli per un valore stimato in 5 milioni di euro. Infatti, sono numerosi i gioiellieri che espongono i loro preziosi nei saloni del celebre albergo di Parigi, dove trascorse l'ultima notte Lady D, prima di morire la notte del 31 agosto 1997, in fuga dai paparazzi proprio dallo stesso Ritz, su una vettura che si schiantò sotto il tunnel del Pont de l'Almà. «Gioiellieri di fama mondiale mettono in mostra le loro opere al Ritz», ha detto una fonte della polizia.

Secondo gli inquirenti, i malviventi erano armati di asce, usate per frantumare le vetrine blindate con dentro i gioielli (il commando si è impadronito dei favolosi gioielli dopo aver infranto le vetrate del palazzo) e di pistole e fucili, serviti per spaventare i gioiellieri dell'hotel. Sembra che siano anche stati esplosi alcuni colpi ma nessuno durante il colpo è rimasto ferito. Tre rapinatori sono stati subito fermati, ma due sono scappati anche se adesso sono braccati dalla polizia. Le tre persone sotto interrogatorio sono state fermate nel momento in cui si apprestavano ad allontanarsi dall'hotel in scooter.

Una tempestività di intervento che si spiega, probabilmente, con il recente rafforzamento della sicurezza attuato nel quartiere, dove dal 2014 ha sede anche il ministero della Giustizia, quando diverse gioiellerie furono oggetto di

rapine, anche molto violente.

Il bottino milionario ora è in mano a uno dei due rapinatori riusciti a fuggire. Ma qualcosa deve essere andato storto e adesso, i complici torchiati dalla polizia, starebbero per vuotare il sacco.

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