
Sequestro lampo a Napoli, fermato dalla Dda un rapitore, un 24enne straniero. Rapito per poche ore un 15enne, Mattia M., figlio di un noto imprenditore di Barra. Preso con la forza mentre va a scuola, al liceo scientifico Filippo Silvestri di Portici, incappucciato e costretto a salire su un furgone bianco. È successo alle 8 di ieri a San Giorgio a Cremano davanti ad alcuni testimoni che hanno dato l'allarme. Da un bar riescono a filmare la scena con il telefono e postare il fatto sui social dopo aver chiamato la polizia. Gli uomini della squadra mobile partono alla ricerca del ragazzino e del van usato per la fuga.
Secondo una prima ricostruzione, ad attendere Mattia in strada, nascoste vicino alla sua minicar, almeno due persone parzialmente travisate. L'azione, fulminea, scatta quando il 15enne esce di casa, chiavi dell'utilitaria in mano e zaino sulle spalle. Il ragazzo prova a divincolarsi, urla, mentre i malviventi lo caricano sul furgone, poi rinvenuto a pochi chilometri di distanza. Qualcosa va storta e nel pomeriggio Mattia viene liberato. A ritrovarlo gli agenti che, dopo essersi assicurati delle sue condizioni, lo riportano ai genitori. Sul caso indaga la squadra mobile della questura con la Procura di Napoli, coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, assieme alla Dda del procuratore Henry John Woodcock. Un sequestro a scopo estorsivo: Mattia appartiene a una famiglia facoltosa e i banditi avrebbero chiesto un milione e mezzo di riscatto. Ma il piano fallisce in poche ore. Il ragazzo «sta bene ed è in sicurezza» spiega la polizia che indaga per scoprire mandanti ed esecutori. Nei minuti successivi al sequestro viene postato sui social l'appello per liberare il minorenne: «È un bravo ragazzo, va a scuola, molto sensibile e buono». La comunità di San Giorgio a Cremano si è dimostrata vicina alla famiglia di Mattia, molto conosciuta in paese. «Siamo allarmati da quanto accaduto - dicono -, ma allo stesso tempo rassicurati dall'esito positivo grazie alle forze dell'ordine intervenute subito». Fin dalle prime ore della mattina gli agenti stringono il cerchio attorno ai banditi e al mezzo usato nell'azione, bloccando ogni via di fuga. Braccati in tutta la città, rilasciano l'ostaggio. Mattia, visibilmente scioccato, prima di essere interrogato viene visitato in ospedale per delle lievi escoriazioni.
A Ottobre due episodi simili in pochi giorni, sempre a Napoli. Secondo gli inquirenti quello dei sequestri lampo è il nuovo business della Camorra che poi investe il denaro dei riscatti in armi e droga. Il fermato è accusato di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.
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