"Ratzinger è molto malato". La Chiesa prega per il Papa

L'annuncio di Bergoglio in udienza generale, poi la visita. Le condizioni di Benedetto XVI gravi da Natale

"Ratzinger è molto malato". La Chiesa prega per il Papa

In preghiera per il Papa emerito. Ore di ansia per Joseph Ratzinger, le cui condizioni di salute sono peggiorate negli ultimi giorni. L'annuncio, a sorpresa, è arrivato dal Papa in carica, al termine dell'udienza generale. «Voglio chiedere una preghiera speciale per il Papa Emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa e ricordarlo. È molto ammalato, chiediamo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine», ha detto Bergoglio, chiedendo preghiere per il suo predecessore, 96 anni il prossimo 16 aprile. Una notizia che ha messo in apprensione il mondo intero. Tanto che a fine mattinata è arrivata una nota della sala stampa della Santa Sede. «Nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all'avanzare dell'età. La situazione al momento resta sotto controllo ha precisato il direttore della sala stampa Matteo Bruni - seguita costantemente dai medici». Proprio per questo, il Pontefice argentino si è voluto recare al monastero Mater Ecclesiae in Vaticano per visitare Benedetto XVI.

In realtà, le condizioni di Joseph Ratzinger che dal 2 maggio 2013 vive dentro le Mura vaticane, insieme al suo fedelissimo segretario personale, monsignor Georg Gaenswein, rientrato in fretta da un breve periodo di congedo che aveva preso per salutare la famiglia per le festività natalizie, e alle suore laiche, le memores domini di Comunione e Liberazione si sono aggravate già nei giorni precedenti al Natale, quando ha iniziato ad accusare in particolare «problemi respiratori». Benedetto XVI ha trascorso la solennità del Natale sempre all'ex monastero Mater Ecclesiae dove per lui è stata officiata una messa in casa nella cappellina. Poi anche qualche problema al cuore. «È una persona di 96 anni riferiscono al Giornale fonti vicine a Ratzinger la sua salute è fragile. Ricordiamo quanto detto da mons. Gaenswein: È come una candela che si consuma lentamente». Per aiutarlo a superare i problemi respiratori, Benedetto XVI sarebbe attaccato a un respiratore.

La notizia dell'aggravamento di Ratzinger rimbalza in Rete. Su Twitter l'hashtag Benedetto XVI schizza in trend topic. I cardinali più social chiedono preghiere. «In questi momenti difficili e gravi, uniamoci in fervida preghiera per il nostro caro Papa emerito», scrive il cardinale guineano Robert Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, personalità particolarmente vicina a Joseph Ratzinger. «Uniamoci a Papa Francesco nella preghiera per il Papa emerito Benedetto, e chiediamo al Signore di sostenerlo e consolarlo in questo momento», è il cinguettio del cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. «Il Papa emerito Benedetto è stato molto legato al nostro Paese e alla nostra chiesa fin dall'infanzia», scrive invece il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn, che fin dai suoi anni di studi aveva conosciuto Ratzinger e fu poi suo stretto collaboratore come segretario della commissione per la redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. «Chiedo ai credenti in Germania di pregare per Benedetto XVI», sottolinea il capo della conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing, vescovo di Limburg.

L'invito alla chiesa italiana arriva dal suo presidente, il cardinale Matteo Zuppi: «In questo momento di sofferenza e di prova - afferma - ci stringiamo attorno al Papa emerito. Assicuriamo il ricordo nella preghiera nelle nostre Chiese, nella consapevolezza, come lui stesso ebbe a ricordarci, che per quanto dure siano le prove, difficili i problemi, pesante la sofferenza, non cadremo mai fuori delle mani di Dio».

L'ultima visita Benedetto XVI l'aveva ricevuta il primo dicembre scorso da parte dei due vincitori del Premio Ratzinger, il riconoscimento che ogni anno la fondazione a lui intitolata conferisce a studiosi di teologia.

Di quel giorno restano alcune foto sulla pagina Facebook della Fondazione, istantanee che lo immortalano debole, smagrito, affaticato, più che seduto quasi abbandonato alla poltrona del monastero Mater ecclesiae. «Oramai ha esaurito le energie», concludono dall'appartamento.

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