Razzi Usa a lungo raggi. Poi 800mila uomini e 200mila mezzi Nato. Piani di guerra a Berlino

Svelato il piano per dispiegare 800mila soldati Nato e 200mila mezzi in Germania in chiave anti-russa. E Putin inizia le grandi manovre con Xi

Razzi Usa a lungo raggi. Poi 800mila uomini e 200mila mezzi Nato. Piani di guerra a Berlino
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Piove sulla Germania, dove i temporali fanno dell'estate un miraggio, ma a preoccupare è il vento della Guerra fredda che torna a spirare. Mentre monta la tensione tra Nato e Russia, il Paese che dell'Alleanza atlantica è il perno logistico in Europa si prepara a un conflitto tra l'Occidente e Mosca. Il 2029 è la data per la possibile apertura delle ostilità, secondo le previsioni del ministero della Difesa tedesco, dove da mesi sono in corso le simulazioni della risposta della Nato a un attacco russo.

Non si tratta di Kriegsspiele, i «giochi di guerra» della tradizione prussiana. Al dicastero è stato, infatti, elaborato il Piano operativo (Oplan) per la difesa della Germania, il primo dalla fine della Guerra fredda. Con l'aggressività della Russia, che ha invaso l'Ucraina e combatte una guerra ibrida contro l'Occidente, il tempo ha fatto marcia indietro tornando a un passato solo apparentemente remoto. È stato lo stesso ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, a riconoscere questa situazione, nel commentare l'accordo tra i governi di Washington e Berlino per il dispiegamento di missili a lunga gittata degli Stati Uniti in Germania dal 2026, raggiunto al vertice Nato di Washington. «È deterrenza, niente di più e niente di meno. Una misura puramente precauzionale, così come la conosciamo dai tempi della Guerra fredda», ha dichiarato Pistorius. Il ministro della Difesa tedesco ha aggiunto che gli Usa stanzieranno «temporaneamente» gli armamenti in Germania «finché non avremo sviluppato i nostri sistemi con i partner europei».

In questa prospettiva, durante lo stesso summit, Germania, Italia, Francia e Polonia hanno concordato lo sviluppo e l'approvvigionamento congiunto di «armi di precisione» a lunga gittata. Per Pistorius, la Germania e i suoi alleati europei devono essere nelle condizioni di fronteggiare la minaccia dei missili balistici russi schierati a Kaliningrad. «Ogni colpo contro di noi riceverà una risposta», ha avvertito Pistorius, che ha sottolineato: «Noi non minacciamo nessuno, non vogliamo attaccare nessuno. Vogliamo poterci difendere».

Intanto, i preparativi per una possibile guerra tra la Nato e la Russia riguardano anche le operazioni terrestri. Rispetto alla Guerra fredda, quando era in prima linea, la Germania si trova nel «settore arretrato» della Nato, come ha affermato il generale André Bodemann, al vertice del Comando territoriale della Forze armate tedesche. Tuttavia, il Paese rimane il cardine logistico dell'Alleanza atlantica attraverso cui devono transitare reparti, armamenti e materiali diretti verso il fianco orientale. A tal fine, l'Oplan prevede lo spostamento di 800mila uomini delle truppe, 200mila mezzi, armamenti pesanti e carri armati della Nato dai porti di Paesi Bassi, Belgio e Germania sul Mare del Nord verso Est.

Il movimento si svolge sull'autostrada A2, che collega Oberhausen in Nordreno-Vestfalia a Berlino. Un compito titanico per la Germania, le cui malridotte infrastrutture sono possibile bersaglio di sabotaggi o bombardamenti missilistici russi.

Mentre il ministero della Difesa tedesco si prepara alla guerra, i piani della Nato per la difesa e la deterrenza coinvolgono anche l'Italia. Presso la loro base di Vicenza, gli Usa schiereranno infatti una batteria missili a cortissimo raggio, che dovrà fornire supporto alle loro truppe di stanza nell'installazione qualora vengano dispiegate altrove.

La decisione, autorizzata dal governo italiano, è contenuta nello stesso documento della Casa Bianca sul posizionamento in Germania di missili da crociera Tomahawk, sistemi per la difesa aerea SM-6 e armamenti ipersonici.

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