Anche Giorgia Meloni si scaglia contro il reddito di cittadinanza. Presente al forum Ambrosoli di Cernobbio, il leader di Fratelli d'Italia l'ha definito "metadone di Stato, non un provvedimento di sviluppo". Le parole di Giorgia Meloni hanno acceso gli animi nella sinistra, che da sempre difende il provvedimento.
Il primo a reagire è stato il ministro del Lavoro Andrea Orlando: "Non rispondo perché chi usa queste metafore probabilmente non si rende conto di che cosa è la povertà". Il ministro, contrariamente a quanto dichiarato quando il reddito di cittadinanza è stato introdotto, ha dichiarato che "non poteva funzionare come politiche attive, ha funzionato come contrasto alla povertà". Ma ha poi aggiunto "dobbiamo ripensare a come armonizzare lo strumento". Quindi, anche per Andrea Orlando il reddito di cittadinanza presenta delle lacune e richiede delle modifiche. Ha sottolineato che serve "una discussione seria e reale partendo dal fatto che una parte consistente di quella platea di poveri non è occupabile mentre una parte va reinserita socialmente, soprattutto donne".
Andrea Orlando, che difende strenuamente il reddito di cittadinanza nonostante le evidenti carenze dimostrate, ha voluto mettere le mani avanti: "Non vorrei che ora si riaprisse nel nostro Paese, in vista delle elezioni, una campagna di odio contro i poveri". Parole che strumentalizzano la battaglia del centrodestra che, invece, chiede strumenti più decisi per spingere alle assunzioni e al reintegro dei lavoratori. Non è tardata ad arrivare la replica di Giorgia Meloni dal Supesalone di Rho: "Proprio perchè so cos'è la povertà la voglio combattere davvero e non la voglio mantenere tale quale". Quindi ha aggiunto: "Credo che esattamente come si può risolvere il problema della tossicodipendenza così si debba fare con la povertà. Come? Creando lavoro e questo il reddito di cittadinanza non lo ha fatto, si possono raccontare tutte le cose che si vogliono ma il reddito di cittadinanza è stato un grandissimo disincentivo al lavoro".
Anche Giuseppe Conte, ospite della festa de Il fatto quotidiano, ha commentato le parole di Giorgia Meloni a Cernobbio: "Ha parlato di metadone. Immagino che Meloni non volesse offendere i beneficiari, ma è una espressione volgare, forte. Dobbiamo riconoscere la dignità sociale". Quindi, anche Enrico Letta, presente al forum Ambrosetti, ha voluto dire la sua: "La nostra posizione è quella del presidente Draghi: siamo a favore che si modifichi o si migliori. Si parta dalle cose che non hanno funzionato e si mantenga però un intervento a favore della povertà che esiste nel nostro Paese". Il segretario dem ha ammesso che il rdc non è mai stato uno strumento di politica lavorativa attiva: "Il reddito di cittadinanza è stato spesso pensato come un intervento a favore dell’occupazione, ma è un intervento di contrasto alla povertà. Sul tema della disoccupazione bisogna riformare l’apprendistato e detassare le nuove assunzioni, questi sono gli strumenti che servono".
Matteo Salvini ha confermato la sua linea e si è schierato dalla parte di Giorgia Meloni in questo caso: "Il reddito di cittadinanza non si è rivelato efficiente. Lo abbiamo votato, è stato un errore. Sono 12 miliardi di euro spesi male che non producono lavoro ma sussistenza. Oggi riconfermerò il fatto che ho l’onore di mettere la mia prima firma su una proposta di legge finanziaria per eliminarlo".
Il dibattito sul reddito di cittadinanza, che vede schierati dalla stessa parte tutti i partiti del centrodestra e Italia viva, ha rinsaldato l'unione nel centrodestra nonostante la presenza all'opposizione di Fratelli d'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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