Il re di scacchi ora è cinese: "Tifo Juventus, andrò a Torino"

La Cina dà scacco matto al mondo e conquista anche il titolo iridato di scacchi

Il re di scacchi ora è cinese: "Tifo Juventus, andrò a Torino"

La Cina dà scacco matto al mondo e conquista anche il titolo iridato di scacchi. Una cosa che non era mai successa prima almeno a livello maschile. Ding Liren ha sconfitto il russo Ian Nepomniachtchi (sfidante scelto dopo la rinuncia del detentore del titolo, il norvegese Magnus Carlsen) 2,5-1,5 nel tie-break finale del Campionato del Mondo Fide 2023 disputata ad Astana, in Kazakistan. Lo spareggio si era reso necessario dal momento che la fase regolare della partita si era conclusa con un pareggio per 7-7. Ding Liren si è aggiudicato rapidamente la quarta partita a tempo ridotto dopo tre pareggi consecutivi. La Cina è ora leader sia a livello maschile sia a livello femminile.

Ding Liren è un accanito tifoso della Juventus e nella conferenza stampa successiva al trionfo ha annunciato che una delle prime cose che farà da campione del monso sarà «andare a Torino a vedere la Juventus». Nel corso delle lunghe partite che hanno portato al tie-break (il sesto nella storia delle finali mondiali) di ieri ha manifestato un'indole lenta e riflessiva che lo ha portato spesso a giocare con il tempo, tutto il contrario dell'avversario, irruente e rapido, che infatti ha ammesso: «Probabilmente dovrei passare più tempo a pensare in alcune partite. Durante il loro svolgimento mi sembra spesso di riconoscere le mosse corrette, ma non tutte le volte lo erano per davvero». Tutti e due hanno comunque mostrato un gioco offensivistico, coraggioso e piuttosto innovativo, con scelte spesso inconsuete e anche qualche errore. Tutto il contrario di quanto era avvenuto nel 2018 tra Carlsen e lo scacchista italoamericano (che comunque gioca per gli Stati Uniti) Caruana, che concluse la fase delle partite regolari con dodici patte in altrettante partite. No.

Le sfide kazake sono state emozionanti anche da un punto di vista comportamentale, con i due rivali che si studiavano, si cercavano con lo sguardo, provavano a capire cosa passasse per la mente dell'altro, spesso si alzavano dalla sedia per abbandonarsi sul divano della rest room adiacente alla sala di gioco.

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