Il gip salva le toghe del caso Open. Ira di Renzi: "Processo politico"

L'ira di Matteo Renzi dopo la decisione del gip di Genova di respingere l'opposizione da lui presentata contro i pm di Firenze che indagano sul caso Open

Il gip salva le toghe del caso Open. Ira di Renzi: "Processo politico"

Il gip del tribunale di Genova archivia l'indagine nei confronti dei pm di Firenze, aperta dopo un esposto presentato da Matteo Renzi riguardo l'inchiesta Open.

Per acquisire le chat del leader di Italia Viva“non era necessaria la preventiva autorizzazione del Senato”, spiega il giudice delle indagini preliminari di Genova, Claudio Siclari nella sua ordinanza di archiviazione che vede coinvolti ’ex procuratore di Firenze (ora a Reggio Calabria) Giuseppe Creazzo, l’aggiunto Luca Turco e il sostituto Antonino Nastasi. Secondo il giudice, i pm non hanno violato alcuna legge perché“l’autorizzazione è richiesta solo per la corrispondenza” e le chat di Whatsapp e le mail che Renzi di sarebbe scambiato con Marco Carrai non rientrano in tale categoria. Inoltre, tali comunicazioni “sono state captate in maniera indiretta, in quanto in primo luogo, sono state acquisite presso persone che non rivestivano la qualità di parlamentare e pertanto non era necessaria l’autorizzazione del Senato”. In secondo luogo,“in realtà si è trattato di perquisizioni e non di attività di intercettazione”, spiega il gip di Genova.

La reazione di Renzi non si è fatta attendere. Il leader di Italia Viva, dopo aver ricordato che l'articolo 68 della Costituzione, al comma 3 parla (quello che parla dell'autorizzazione del Parlamento per le intercettazioni) parla di comunicazioni 'in qualsiasi forma', ha aggiunto:“I giudici di Genova dicono che un sms non è né comunicazione né corrispondenza: quindi adesso chiederò se comunicazione o corrispondenza è un piccione viaggiatore, se lo è il codice morse…".

Renzi, poi, sempre nel corso della presentazione del suo libro "Il Mostro" tenutasi a Parma, ha tuonato: "Battute a parte noi continuiamo con il sorriso: quello che sta accadendo sulla vicenda Open è uno scandalo, un processo politico alla politica". Dopo che arriverà la sentenza della Corte Costituzionale, Renzi chiederà conto ai giudici di Genova“anche dell'invio del materiale che la Cassazione ha detto di distruggere”. Secondo l'ex premier “lo Stato deve rispettare la libertà della persona, deve avere delle prove per procedere e non farlo perché ritiene di avere di fronte un avversario politico”. Renzi definisce “uno scandalo” il caso Open dal momento che “non si discute del reato ma di cosa è un partito e cosa non lo è”.

Il leader di Italia Viva, poi, attacca i magistrati per aver chiamato a testimoniare Pier Luigi Bersani e Rosy Bindi, due suoi acerrimi avversari politici. E, poi, ha ribadito la sua posizione:“Solo nei Paesi non democratici si fanno processi alle forme organizzative della politica. Io non ce l'ho con magistratura democratica, è magistratura democratica che ce l'ha con me". Questa corrente della magistratura“dice che intorno a un avversario politico va stretto un cordone sanitario siamo oltre il gioco democratico, perché i magistrati non stringono cordoni sanitari, perseguono reati", attacca Renzi.

"Questo é un problema enorme per la giustizia perché se tu magistrato hai bisogno della corrente per fare carriera, se ti arriva Renzi da giudicare è difficile che lo assolva se il direttore della tua rivista scrive che bisogna stringere un cordone sanitario attorno a lui" chiosa Renzi.

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