Renzi "chiama" Grasso: "Alleati per le Regionali"

Matteo Renzi prosegue le sue manovre a sinistra per allargare le alleanze in vista del voto del 4 marzo e tende la mano a Liberi e Uguali di Grasso

Renzi "chiama" Grasso: "Alleati per le Regionali"

Matteo Renzi prosegue le sue manovre a sinistra per allargare le alleanze in vista del voto del 4 marzo. Il segretario del Pd prova nuovamente ad aprire una trattativa con i fronte guidato da Pietro Grasso. Il leader di Liberi e Uguali ha aperto uno spiraglio per un'alleanza in Lomabrdia sul nome di Giorgio Gori. E così da Renzi, ai microfoni di Radio Capital, arriva una risposta su questo fronte: "Con Grasso ci stanno parlando tutti. Stiamo lavorando per un accordo. Noi in Lombardia e nel Lazio abbiamo due candidature di qualità, e cioè il sindaco di Bergamo Gori e il governatore uscente Nicola Zingaretti. Il problema è se Grasso sarà in grado di portare il suo movimento a votare per Gori e Zingaretti", ha affermato Renzi ai microfoni di Radio Capital a "Circo Masismo".

L'ex premier torna poi sul nodo canone Rai e sulla sua proprosta per abolirlo: "Non mi gioco la campagna elettore sul canone. Il Pd corre per Palazzo Chigi, non per l’Agcom. Il canone lo abbiamo abbassato e può scendere ancora. La questione del canone serve per affrontare un altro tema, quello dell’evasione fiscale e per stanare Berlusconi e Grillo su questo tema. Il Pd vuole combattere l’evasione fiscale e dire pagare meno pagare tutti e il canone è un simbolo di questa battaglia, ma capisco che Grillo e Berlusconi abbiano una relazione complicata con l’evasione".Infine parla anche di Fisco: "Bisogna mettere più denari nelle tasche delle famiglie. Ci sono tre ipotesi in campo, che presenteremo all’inizio della campagna elettorale. La prima è la proposta alla francese, e cioè di pagare le tasse sulla base del numero dei figli. Il secondo è l’assegno universale per i figli, la terza è una misura che permette per ogni figlio prima dei diciotto anni di avere un sostegno maggiore di quanto sia avvenuto oggi".

Ma nonostante i messaggi di Renzi e i segnali verso la sinistra per una convergenza sulle Regionali, arriva lo stop proprio in Lombardia dove sembrava più probabile un patto su Gori.

ll segretario regionale di Sinistra Italiana, Tino Magni, infatti ai microfoni di Radio popolare conferma la decisione presa: "Andiamo da soli", ha detto. Questa sera, con l’assemblea di Leu Lombardia a Sesto San Giovanni, dovrebbeessere ufficializzato il nome del candidato presidente della lista.

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