Una risposta al terrorismo soltanto sul piano della sicurezza non può bastare. È questa l'opinione del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che in conferenza stampa ha detto oggi chiaramente che "per ogni euro investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura".
"Stiamo investendo nella nostra identità", chiarisce il premier, sicuro che non si possa parlare di un costo, ma piuttosto di un investimento, soprattutto dopo i fatti di Parigi, che rappresentano "un salto di qualità nella battaglia culturale che stiamo vivendo", un attacco in cui "sono stati scelti obiettivi comuni, i simboli di una generazione che ha conosciuto sola la pace e la libertà".
Renzi prende la palla al balzo e avverte che il governo proporrà "di spostare, come già inizialmente previsto, al 2017 la diminuzione dell'Ires" e di investire i 2 miliardi di euro che deriveranno dal mancato taglio "per dare una risposta ai professionisti della sicurezza e dell'educazione", un miliardo da una parte e uno dall'altra.
Nelle parole del presidente del Consiglio anche il ricordo di Valeria Solesin, la giovane italiana tra le vittime di Parigi. "Erano persone normali - dice -, mi piace definirli cittadini, laici martiri del nostro tempo, Ma proprio oggi noi dobbiamo dire che l'unico modo per ricordare Valeria e i caduti del terrorismo è continuare a vivere, a testa alta".
Venerdì, a Roma, Renzi vedrà il
vicepresidente statunitense Joe Biden. Ieri al dipartimento di Stato il numero due di Obama ha visto gli ambasciatori dei Paesi che fanno parte della coalizione impegnata contro il sedicente Stato islamico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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