Renzi respinge le accuse: "Pagavo sempre io al ristorante"

Il presidente del Consiglio replica al ristoratore di Firenze che lo aveva accusato di aver mangiato varie volte nel suo locale facendo fatturare al Comune di Firenze: "Pagavo sempre io, ho messo online le spese online"

Renzi respinge le accuse: "Pagavo sempre io al ristorante"

Renzi non ci sta ad essere accostato a Marino, finito nel tritacarne e costretto a dimettersi per le cene pagate dal Comune di Roma. Al ristoratore fiorentino Lino Amantini, che al Fatto quotidiano aveva raccontato che l'ex premier aveva pranzato spesso nel suo locale (Da Lino), facendo fatturare al Comune di Firenze. Il presidente del Consiglio non l'ha presa bene ed ha respinto al mittente tutte le accuse: "Io ho messo online tutte le spese, per primo in Italia. E tutte le volte che ho mangiato con mia moglie (che poi saranno stati tre o quattro pranzi quando lei insegnava in città). perché lui voleva offrirmeli e io proprio per questo insistevo per pagarli. Io certe cose non le faccio. E comunque ci sono le ricevute del Comune e le mie personali. Mai fatto tavolate con moglie e amici. Quando era con mia moglie, ero con lei. Tra l'altro, il pranzo che viene citato era nel 2006 quando non ero neanche in Comune. A questo punto faccio fare una nota a Filippo Sensi"

Il direttore del Fatto quotidiano, Marco Travaglio, a sua volta ha risposto spiegando che la cena di Renzi "non risale al 2006, ma al 5 giugno 2007" e "il conto era di 1050 euro", che "per i soli pasti, in cinque anni, l'attuale premier fece spendere alla provincia quasi 600 mila euro".

Poi chiede a Renzi se "ricorda i nomi dei commensali" e con chi si trovava "a Boston quando gli bloccarono la carta di credito per raggiunto limite di spesa".

Vi sono ancora alcuni lati oscuri sul dettaglio delle spese di rappresentanza sostentute da Renzi quando era sindaco. Non sarebbe male fare piena chiarezza, fino in fondo.

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