Berlusconi continua a essere bersaglio della magistratura e del sistema mediatico. Anche da morto. Domenica sera l'ennesimo capitolo. Come già ampiamente annunciato è andata in onda la puntata di Report (Rai 3) dedicata alle inchieste della Procura di Firenze che vedono Marcello Dell'Utri protagonista. L'inchiesta di Paolo Mondani ricostruisce un presunto legame tra l'imprenditore Berlusconi (non ancora sceso in campo) con rappresentanti della mafia. E si arriva anche a sostenere che il lancio finanziario di Mediaset deve molto a finanziatori «occulti» e quindi «mafiosi». Immediata la risposta della famiglia del fondatore di Forza Italia. Anche il mondo della politica reagisce a quella che il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, definisce una «indigesta marmellata mediatica». «Condivido in toto quello che ha detto Marina Berlusconi», è il giudizio di Matteo Renzi che esprime solidarietà alla famiglia dell'ex leader azzurro. La sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano parla di un «assurda e ripugnante la puntata, mix di menzogne, illazioni e insulti, che hanno il solo obiettivo di screditare la storia di una grande personalità come Silvio Berlusconi. La risposta a Report, sottolinea poi l'azzurro Alessandro Cattaneo, è in ciò che lo stesso Berlusconi da premier ha fatto. «A futura memoria della verità - commenta il responsabile dei Dipartimenti di Forza Italia - rimangono i risultati raggiunti dai suoi governi nella lotta alla mafia». Toccante la reazione di Rita Dalla Chiesa. «Ho vissuto sulla mia pelle il dolore di un padre ucciso dalla mafia - ricorda la parlamentare azzurra -. Sono profondamente vicina a tutta la famiglia Berlusconi per il massacro mediatico che sono costretti a subire quasi ogni giorno per la memoria vandalizzata del proprio padre. È stato come rivivere un incubo. Un processo televisivo che nemmeno la peggiore magistratura avrebbe potuto imbastire».
«La puntata di Report ha purtroppo confermato - spiega la deputata di Fratelli d'Italia e presidente della Commissione di vigilanza Augusta Montaruli - la deriva ideologica di una trasmissione che dovrebbe fare giornalismo d'inchiesta e che sceglie invece di rimestare nel fango di vecchie accuse, molte ormai palesemente smentite dalla stessa magistratura». Anche la Lega si unisce al coro delle proteste. In questo caso a prendere carta e penna sono i leghisti componenti della Commissione di vigilanza Rai, che sottolineano anche il cattivo gusto nelle immagini dedicate al funerale di Berlusconi. Un servizio fazioso - tra l'altro con accuse trite e ritrite, smentite più volte - di cui, certamente, il servizio pubblico poteva fare a meno. Senza contare la canzonetta ironica montata sulle immagini del funerale del Cavaliere, ignorando del tutto il dovuto rispetto per i morti».
Sigfrido Ranucci ribatte parlando di «un'inchiesta rigorosa, basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati». «Si è dato conto - aggiunge il giornalista Rai - delle novità emerse dalle perizie finanziarie economiche dalla Procura di Firenze dove Silvio Berlusconi era indagato e dove oggi è ancora indagato Marcello Dell'Utri». A difesa di Ranucci si schiera Sandro Ruotolo, responsabile dell'informazione nella segreteria Pd. «Sempre la stessa storia. Alla destra non piace l'approfondimento giornalistico in tv». E c'è chi, come la senatrice grillina Barbara Floridia, rispolvera l'editto bulgaro e se la prende con Mediaset. «Il fatto che tutto nasca da una presa di posizione di chi rappresenta la principale concorrente della Rai e figlia del promotore del famigerato editto bulgaro, desta ancora maggiore preoccupazione», commenta la senatrice che è anche presidente della Commissione di vigilanza.
«Immancabile la ridicola difesa d'ufficio del M5S a Report - replica il portavoce azzurro Raffaele Nevi - Proprio in virtù di questo tipo di giornalismo, che non abbiamo paura a definire spazzatura, si scredita del tutto il servizio pubblico che non dovrebbe arrivare a simili livelli di faziosità politica».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.