Ampliamento dell’area di responsabilità, superamento del filtro di ammissibilità per questo tipo di cause, certezza della rivalsa nei confronti del magistrato e incremento della soglia (il cui limite arriverà fino alla metà dell’annualità dello stipendio della toga), coordinamento con la responsabilità disciplinare. Sono queste le linee guida del ministero della Giustizia in merito al progetto di riforma in materia di responsabilità civile dei magistrati su cui sta lavorando il Guardasigilli Andrea Orlando.
La scheda sulla riforma è stata pubblicata sul sito web del ministero della Giustizia. Nessuna responsabilità diretta del magistrato, ma una riforma per "rendere effettivo lo strumento" e seguire le linee indicate dall’Europa. Un corretto funzionamento della responsabilità civile dei magistrati costituisce un "fondamentale strumento per la tutela dei cittadini ed un necessario corollario all’indipendenza ed all’autonomia della magistratura", si legge nella scheda, ma "il meccanismo previsto dalla legge Vassalli adottato in esito al referendum abrogativo del 1987 ha funzionato in modo assolutamente limitato". Tale legge, infatti, "pur condivisibile nell’impianto - rileva il ministero - prevede una serie di limitazioni per il ricorrente che, di fatto, finiscono per impedire l’accesso a questo tipo di rimedio e rendono poi aleatoria la concreta rivalsa sul magistrato ritenuto eventualmente responsabile. Si tratta, quindi, d’intervenire per rendere effettivo questo strumento". Tra le altre misure allo studio dell'esecutivo c'è l'obbligo di azione di rivalsa in caso di negligenza grave del magistrato.
Neanche il tempo di pubblicare le linee guida sul ministero della Giustizia che già l'Anm ha alzato la voce. "Bene l’esclusione dell’azione diretta che avrebbe presentato profili di incostituzionalità e ci avrebbe messo fuori dall’Europa, ma attenzione all’eliminazione del filtro sulla reponsabilità civile dei magistrati poiché vi è il rischio molto elevato di cause strumentali messe in atto solo per reazione a una decisione sgradita del giudice", ha commentato il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli. Hanno il senso di una stretta nei confronti dei magistrati le linee guida sulla responsabilità Che poi ha aggiunti: "civile delle toghe. Ma trattandosi di una materia delicata, aspettiamo il testo definitivo per esprimere un giudizio".
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