Dopo la rinuncia alla candidatura, per Giuseppe Conte arriva un altro schiaffo dal gruppo della Camera. Domani, infatti, a Montecitorio si voterà il nuovo direttivo del Movimento 5 Stelle, con una composizione tutt’altro che ultra contiana. Il tutto mentre la nomina dei comitati ha alimentato malumori. Insomma, per l’ex presidente del Consiglio il momento non è dei migliori: sotto attacco all’interno del M5S e con gli alleati che hanno preso male il suo “no, grazie” alla corsa per il seggio del collegio di Roma-1.
Direttivo made in Grillo
Il voto sul direttivo pentastellato è una semplice ratifica, visto che non ci sono altre squadre in corsa: i parlamentari hanno deciso tutto loro, comunicando le intenzioni ai vertici. Domani, appunto, ci sarà la benedizione definitiva. Davide Crippa, da sempre considerato un custode della linea di Beppe Grillo, sarà riconfermato nel suo ruolo, guidando la pattuglia di deputati del M5S fino al termine della legislatura e soprattutto. E quindi gestirà la delicata fase dell’elezione del presidente della Repubblica. Non è un mistero che Conte preferisse altre soluzioni. L’ex avvocato del popolo avrebbe puntato volentieri su Riccardo Ricciardi, che ha promosso come suo vice nella squadra del Movimento. Stesso discorso per il suo pupillo, l’irpino Michele Gubitosa. Anche per lui è saltata l'ipotesi di un incarico a Montecitorio, ma è maturata la promozione al fianco del leader. Crippa ha resistito alle pressioni dei contiani, forte del sostegno di Grillo, confermando di avere la maggioranza intorno a sé nell’Aula.
Come vice sarà eletta l’emiliana Alessandra Carbonaro, la cui professione è quella di organizzare eventi. Nella sua carriera ha lavorato anche con la società Promo Music che gestiva gli spettacoli teatrali di Andrea Scanzi e Marco Travaglio. La linea è quella della fedelissima grillina, che ora sale un gradino nella scala degli incarichi. Di sicuro non è una dissidente, ma non è annoverabile tra le contiane doc. E comunque per Crippa molto meglio avere lei che Ricciardi Il forziere, con il compito di tesoriere, sarà affidato a Francesca Galizia, pugliese e paladina delle battaglie sulla green economy. A completare il team ci sono tre delegati, Maria Soave Alemanno, Nicola Provenza ed Elisa Tripodi. Uno dei motivi di soddisfazioni tra i deputati è quello di aver indicato una maggioranza di donne nel direttivo, dimostra .
I comitati a immagine del leader
La risposta indiretta di Conte al nuovo direttivo è arrivata attraverso l’indicazione dei comitati che sono invece costruiti a immagine e somiglianza del leader. O comunque soppesati in modo tale da soddisfare gli appetiti di alcuni profili. Se non è stato un modo per mettere alla porta i malpancisti, è qualcosa che gli somiglia molto.
In particolare il comitato economico, uno dei più pesanti, è stato affidato a Stefano Buffagni, ex sottosegretario del Conte bis, che spesso ha arginato le tentazioni scissioniste di alcuni suoi colleghi. Il clima, insomma, non è di quelli ottimali. E durante le votazioni per il capo dello Stato Conte potrebbe pagare dazio al mancato controllo dei gruppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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