Il Movimento Cinque Stelle non sta attraversando un momento facile. La batosta elettorale in Abruzzo ha lasciato il segno e adesso la base e i parlamentari cominciano a mettere nel mirino anche la piattaforma Rousseau, il "grande fratello" del Movimento che tutto vede e tutto sa. I sistemi di controllo del Movimento di fatto cominciano ad irritare i parlamentari grillini che adesso puntano il dito anche contro la piattaforma tirendiconto.it in cui senatori e deputati devono rendicontare tutte le spese e le restituzioni dello stipnedio da parlamentare. Secondo quanto riporta l'Adnkronos alcuni parlamentari avrebbero sollevato dubbi sul rispetto della privacy proprio nelle operazioni di rendicontazione definendo l'obbligo di caricare i cedolini e le note spesa come "lesivo della dignità personale". Da qualche mese alcuni parlamentari avrebbero scritto mail di fuoco allo staff pentastellato chiedendo modifiche a queste procedure.
Una di queste mail, mostrate da Adnkronos spiega bene il disagio dei pentastellati: "I documenti che dovremmo caricare - spiega la pentastellata Vizzini - contengono informazioni sui nostri familiari: sono dati che non intendo condividere con Davide Casaleggio. Mi dicano quanto devo dare e io restituisco tutto, infatti i bonifici li ho effettuati. Ma non tocchino la mia privacy". Un'altra grillina avrebbe mostrato tutto il malcontento contro il sistema di rendicontazione: "Anche io dopo essermi consultata con il mio legale ho deciso di non caricare i miei dati sensibili. Quello di tirendiconto è un apparato farraginoso e il sistema della giustificazione dei rimborsi coinvolge terzi che non hanno dato assenso al trattamento dei dati sensibili. E io non intendo mettere in piazza informazioni sui miei figli e la mia famiglia". La risposta di Staff M5s è stata chiara: "Tutti i dati ritenuti sensibili, presenti nei documenti che il portale chiede di caricare" possono essere "preventivamente oscurati, così come indicato chiaramente nel portale".
Ma a quanto pare queste "rassicurazioni" non hanno convinto alcuni eletti pentastellati.
L'accusa più grave che viene fatta allo Staff pentastellata è questa: "Il sito - scrive sempre una parlamentare pentastellata - è organizzato in modo violento e lesivo della dignità del parlamentare e non si possono caricare i bonifici senza prima aver superato degli step in cui si devono inserire fatture e cedolini contenenti dati sensibili e che diventano immediatamente proprietà dell'Associazione Rousseau, ossia della Casaleggio Associati". Insomma i pentastellati cominciano a ribellarsi anche contro i piani alti. Un altro segnale di un Movimento finito nel caos...
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