Questa mattina, Matteo Salvini ha incontrato il presidente del Consiglio Mario Draghi in quello che palazzo Chigi ha definito un "colloquio proficuo e cordiale". Insieme, il leader della Lega e il premier hanno discusso delle eventuali nuove misure restrittive per far fronte all'epidemia di coronavirus. Tutti i dati sono in ripresa e al momento la situazione appare sotto controllo, motivo per il quale il leader della Lega si è confrontato con il premier sulla reale necessità di inserire nuove limitazioni agli italiani. Spazio anche per la riforma della giustizia, per la questione migranti ma anche per alcune riflessioni sulla riapertura delle scuole a settembre e per un chiarimento sui toni utilizzati da Draghi durante la conferenza stampa dello scorso giovedì nella critica alla posizione della Lega su vaccinazioni e Green pass.
Su quest'ultimo punto, però, Matteo Salvini ha preferito non sbilanciarsi troppo: "Chiedetelo a lui, non parlo per interposta persona. Ho sottolineato il rammarico, come Lega stiamo lavorando come matti per tenere insieme tutto, certe considerazioni sono ingenerose". Il leader della Lega ha comunque avuto un dialogo in merito con Mario Draghi, con relativo chiarimento sulla questione.
Sul fronte dell'epidemia, Matteo Salvini mantiene la barra dritta nel chiedere tempo prima di valutare nuove strette: "Chiediamo che prima di ipotizzare ulteriori limitazioni su trasporti, obblighi su insegnanti e operai, si attendano nuovi dati, perché c'è una stagione turistica in pieno corso e prima di complicare la vita agli operatori commerciali e alle famiglie si attendano nuovi dati". Il leader della Lega smentisce le indiscrezioni sull'introduzione di nuove misure già nei prossimi giorni e rimanda tutto di qualche giorno: "Ci pensiamo settimana prossima, in base ai dati che per fortuna al momento sono sotto controllo".
Per quanto riguarda i vaccini, Matteo Salvini ribatte sulla libertà di scelta: "Non c'è mondo diviso in no vax e sì vax. Le libertà per me sono sacre, invito tutti coloro che rischiano la vita a vaccinarsi, perché in quel caso il vaccino salva la vita. Ma nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile". Sulla decisione di aprire le vaccinazioni con Moderna anche ai giovanissimi tra i 12 e i 17 anni, il leader della Lega appare scettico: "Ci sono comunità scientifiche in mezza Europa che dicono il contrario, in altri Paesi i bimbi che vengono vaccinati hanno altre gravi malattie". A proposito di giovanissimi, Salvini riferisce di aver discusso con Draghi della necessità di riportare la scuola "in presenza per tutti, senza discriminazioni e senza distinzioni".
Sulla riforma Cartabia, Salvini ha esposto ai cronisti la posizione della Lega: "C'è Giulia Buongiorno che sta lavorando in questi minuti sia con il ministro Cartabia che con il presidente Draghi. Lavoriamo per risolvere, mi sembra che centinaia di emendamenti li abbian presentati i 5s non noi.
Le modifiche? Noi accettiamo le proposte di Draghi, non dei 5s". Il leader della Lega, nel breve colloquio con i giornalisti al termine dell'incontro a palazzo Chigi ha confermato l'approvazione del suo partito al testo del Cdm.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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