"Questo è l'inizio di un bellissimo percorso, il battesimo di un movimento che ha l'ambizione di rilanciare l'Italia nel mondo, la crescita economica, la libertà, il diritto alla vita e il diritto alla sicurezza". Lo ha detto Matteo Salvini, arrivando al congresso del partito a Milano con in mano un presepe regalatogli da un artista.
"Quando ho iniziato questo percorso sei anni fa con la Lega al 3% non avrei mai immaginato di avere l'onore e la fortuna di rappresentare il primo partito del Paese e una speranza per tutti gli italiani", ha aggiunto il leader della Lega, partito che svetta ancora in tutti i sondaggi con oltre il 30%. Il congresso è stata anche l’occasione per parlare della richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dal tribunale dei ministri di Catania: "Questi giudici non attaccano me, attaccano un popolo e la sovranità nazionale, il diritto alla sicurezza e alla difesa dei confini". E ancora: "Questi signori, se vogliono cambiare i decreti sicurezza, si tolgano la toga e si candidino". "Sono tranquillissimo", ha ribadito, "anzi, se dovessi andare in tribunale ci andrò a testa alta. Ma dovrebbero prenotare un tribunale grande grande perché c'è tanta gente insieme a me". Secondo Salvini “se un ministro che si occupa di sicurezza non ha il diritto di occuparsi di sicurezza, allora lasciamo in mano a qualche giudice il governo del Paese e io mi dedico all'hobby della pesca”. L’ex vicepremier, però, non intende arrendersi e si dice sicuro “che alla fine la verità verrà a galla e Montesquieu non avrà sacrificato la sua vita invano. La divisione dei poteri – sottolinea - è fondamentale: i giudici fanno i giudici e i politici fanno i politici”.
Non sono, ovviamente, mancati gli attacchi agli ex alleati di governo: “Da Grillo e Di Maio non mi aspetto nulla e hanno lasciato per strada qualsiasi briciolo di dignità e senso dell'onore. Non si lamentino se Gli elettori dei Cinque Stelle, che una dignità la mantengono, fanno altre scelte. Chi semina tradimento raccoglie tradimento". E ancora:"Dall'altra parte non c'è democrazia. Quanto Beppe Grillo entra e esce dall'ambasciata cinese a Roma non è normale", dice Salvini che chiede trasparenza ai grillini, preoccupato che stiano svendendo il nostro Paese alla Cina. Salvini si dice sicuro che riuscirà a dimostrare “quei quattro giorni di 'no’ allo sbarco erano condivisi e servivano a coinvolgere altri Paesi europei e i vescovi italiani, come poi è avvenuto". “Se uno ruba ne risponde - ha detto- se uno difende i confini del proprio Paese, non penso sia normale che rischi 15 anni di carcere. Se mi devono processare, mi processino, non ho alcun problema". Salvini ha, poi, fatto alzare i delegati presenti in sala:"Propongo al congresso l'autodenuncia di massa qualora decidessero di processarmi. I favorevoli si alzino".
Il leader della Lega pone, dunque, come obiettivo principale il ritorno al governo e avverte: "Voglio essere certo che tutti sappiano che sarà una sfida con potenzialità e rischi enormi. Ogni tanto vedo approssimazione, pigrizia, personalismi e litigi. Noi non siamo qui perché siamo bravi, ma per gli italiani contano su di noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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