Il Tar del Lazio sospende il decreto del ministero della Salute con le nuove tariffe per esami e visite ambulatoriali. Il decreto con il nuovo nomenclatore, che comprendere anche l'aggiornamento dei Lea, era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 26 novembre e doveva entrare in vigore oggi. Il Tar del Lazio ha accolto l'istanza cautelare presentata dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore dei laboratori e cliniche private accreditate. Il tribunale, accogliendo il ricorso, ha accolto la richiesta delle associazioni dal momento che il nuovo decreto tariffe «è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l'insussistenza dell'urgenza». La sospensiva non riguarda le tariffe della protesica. Il 28 gennaio è fissata la trattazione collegiale per la camera di consiglio. Dopo la decisione del Tar del Lazio viene posticipata anche l'entrata in vigore dei nuovi Lea che attendono di partire dal 2017.
«Siamo convinti - spiegano gli avvocati Giuseppe Barone e Antonella Blasi - che il Decreto violi i principi costituzionali di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione. Le tariffe non tengono conto dell'incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica. L'istruttoria che ha condotto all'approvazione delle tariffe è risultata inoltre incompleta e lacunosa». Le tariffe approvate determinano poi una riduzione media del 22-27%, compromettendo la sostenibilità operativa delle strutture accreditate.
«Questo impatto è
grave per le strutture private che potrebbero essere costrette a cessare l'erogazione dei servizi e per i cittadini che dovranno ricorrere a determinate prestazioni a proprie spese, creando evidenti disparità di trattamento».
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