Paolo Savona, presidente della Consob ed ex ministro agli Affari Ue non è certo abituato ad usare giri di parole. E così mette nel mirino il nuovo presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen e di fatto non accetta alcune dichiarazioni sui conti pubblici italiani. Ai microfoni di Mattino 24 su Radio 24, Savona va dritto al punto: "La Von der Lyen monitorerà molto da vicino l'Italia? Questa frase non mi piace, io non mi faccio disturbare da queste affermazioni".
Parole dure che lo stesso presidente della Consob poi spiega in modo accurato sottolineando la sua posizione: "Non dovrebbe dire che sta monitorando i nostri conti come se noi avessimo delegato il nostro potere. Siamo all’interno di un sistema che si deve preoccupare dello sviluppo del reddito e della protezione del benessere sociale. Io non mi faccio disturbare da queste affermazioni, capisco che sono affermazioni politiche perchè la Von der Leyen deve dare una risposta a quelli che in Europa la pensano in quel modo, ovvero pensano che il problema dei conti pubblici italiani sia un problema dell’Europa, mentre dovrebbero considerare l’Italia una risorsa".
Insomma l'ex ministro non accetta il gioco al massacro che amano portare avanti dalle parti di Bruxelles sul nostro Paese. Di fatto il nuovo presidente della Commissione Ue pur avendo concesso delle aperture sulla flessibilità ha sottolineato i 30 miliardi incassati dall'Italia dal 2015 e ha bacchettato Roma proprio sui conti pubblici. Una mossa inaccettabile da parte di Savona che invece invista la nuova leader della Commissione ad impegnarsi per costruire un'Unione più forte e più equa.
Poi manda lo stesso messaggio alla presidente della Bce, Christine Lagarde che dovrà guidare l'Euro nei prossimi anni. "Se non avessi la speranze che queste due eccellenti donne ci porteranno a questo risultato me ne tornerei a prendere il sole in Sardegna", ha concluso Savona.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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