Scholz a Kiev, ipotesi truppe Ue sul campo. La mano russa agita Georgia e Romania

Mosca: "Tregua? Per armare Kiev. Tbilisi come Maidan"

Scholz a Kiev, ipotesi truppe Ue sul campo. La mano russa agita Georgia e Romania
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Che la situazione in Europa sia sempre più tesa e preoccupante, lo testimonia la voce che arriva da ambienti diplomatici secondo cui i leader del Vecchio Continente starebbero pianificando uno scenario di guerra che prevede l'invio di truppe sul campo in Ucraina. «È logico che in molte capitali sia in corso una pianificazione militare e potrebbe prendere la forma con la presenza di truppe sul terreno», dice la fonte, specie in caso di cessate il fuoco per garantire il rispetto degli eventuali accordi. Il senso è che «è prudente pianificare», ma tanto basta. Il tutto mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz incontra Zelensky a Kiev e gli Stati Uniti, in attesa dell'insediamento di Trump, valutano un nuovo milionario stanziamento di aiuti all'Ucraina.

Scholz ha ammonito Mosca dicendo che non sarà consentito di «imporre una pace dettata» e ha promesso nuovi aiuti militari per un totale di 650 milioni di euro ma, oltre ai ringraziamenti, ha dovuto incassare anche le critiche del presidente ucraino per la telefonata a Vladimir Putin di qualche settimana fa. «Dopo la prima conversazione arriva la seconda, la terza, la quinta, perché ogni leader vuole assumere l'iniziativa e non penso che questo rafforzi l'Ucraina», ha detto Zelensky. Il leader di Kiev ha comunque sottolineato che la riconquista di parti del territorio ucraino potrebbe avvenire attraverso mezzi diplomatici, piuttosto che con la forza militare mentre secondo Abc gli Usa preparano un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 725 milioni di dollari. Mosca di tregua sembra non volerne sentir parlare. Anzi, per il ministro degli Esteri Lavrov «si comincia a parlare di un cessate il fuoco per dare l'opportunità di rifornire l'Ucraina di moderne armi a lungo raggio». Non a caso gli attacchi russi sulle città ucraine si intensificano. La notte scorsa un raid ha distrutto parte del «Villaggio Specchio dei tempi» a Cernivci. La struttura ospitava una mensa che ogni giorno sfamava oltre mille profughi. Attacchi anche con l'aiuto nordcoreano. «I russi hanno lanciato 60 missili nordcoreani», secondo l'intelligence di Kiev e Kim Jong-Un sarebbe pronto ad aumentare il contingente in Ucraina fino a 100mila soldati.

Nel frattempo resta caldissimo il fronte Georgia dove continuano le proteste di piazza contro il governo filorusso seguito ad elezioni con palesi brogli. Scontri violenti e arresti tra cui Zurab Japaridze, uno dei leader del partito di opposizione (rilasciato dopo alcune ore) e diversi giornalisti per il congelamento fino al 2028 dei colloqui di adesione all'Ue. Il Premier Irakli Kobakhidze attacca: «Non si sarà rivoluzione e nemmeno nuove elezioni». E il portavoce del Cremlino Peskov: «Tentativo di destabilizzare, come gli eventi di Maidan in Ucraina». Elezioni che preoccupano in Romania dove alle parlamentari ha vinto il partito socialdemocratico filo-Europa ma l'estrema destra vicina al Cremlino fa boom e vola oltre il 18%.

Anche qui con accuse di inquinamento del voto da parte russa. Mentre la Corte Costituzionale convalida l'esito el primo turno delle presidenziali: Ballottaggio l'8 dicembre tra il candidato di estrema destra Georgescu e la candidata di centrodestra Elena Lasconi.

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