Scontro Renzi-Merkel al vertice Ue: "Non dite che donate il sangue"

Consiglio Ue infuocato. Renzi rinfaccia alla cancelliera di aver fatto arricchire la Germania sulle spalle dei greci. E la sfida: "Perché non vuoi i depositi bancari?". Anche Hollande al suo fianco

Scontro Renzi-Merkel al vertice Ue: "Non dite che donate il sangue"

Vertice europeo infuocato. A Bruxelles tira una brutta aria da resa dei conti. "Non potete raccontarci che state donando il sangue all’Europa, cara Angela", ha detto il premier Matteo Renzi nel corso di un "vivace scambio" di battute con la cancelliera Angela Merkel. E le ha snocciolato i vantaggi che l’economia tedesca ha ricavato dalla crisi greca. Un chiarissimo riferimento al chiacchierato acquisto degli aeroporti ellenici da parte della Fraport.

Renzi ha confermato le attese della vigilia apostrofando in modo diretto la cancelliera tedesca durante la seconda giornata di vertice a Bruxelles. Secondo quanto riferiscono fonti europee, durante il dibattito sull’Unione economica e monetaria, il presidente del Consiglio ha chiesto direttamente al capo del governo tedesco perché non vuole lo schema europeo dei depositi bancari di fronte a una Europa che ha perso crescita e occupazione in questi anni nei confronti degli Stati Uniti. La Merkel avrebbe ammesso che, di emergenza in emergenza, sarebbero passati troppi mesi senza essere riusciti a parlare di Unione monetaria. Anche martedì scorso il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, aveva ribadito la propria contrarietà a una veloce soluzione sulla questione dello schema di assicurazione europea dei depositi, terzo pilastro dell'Unione bancaria.

La novità è che oggi la posizione di Renzi è stata sostenita da vari altri leader intervenuti fra cui Hollande, ma anche Portogallo, Grecia e Bulgaria.

Le critiche alle aziende di Berlino hanno riguardato anche l’energia, e con ogni probabiltà al progetto, portato avanti con il Cremlino, di raddoppiare il gasdotto North Stream che collega direttamente la Russia alla Germania passando attraverso il mar Baltico ed aggirando l’Ucraina. "Critiche sulla politica energetica tedesca - riferiscono le stesse fonti - sarebbero venute anche dai baltici".

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