La Sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto oggi, con due ordinanze gemelle, l'appello cautelare del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, e ha sospeso, in attesa del merito, la sentenza con la quale il Tar del Lazio aveva annullato il concorso per il reclutamento di 2050 dirigenti scolastici. La sentenza del tribunale regionale, il 2 luglio scorso, aveva accolto il ricorso di alcuni candidati per incompatibilità di tre componenti delle sottocommissioni incaricate della valutazione delle prove scritte.
L'interesse pubblico
Nelle ordinanze, però, è stato sottolineato che "a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull'effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice), deve ritenersi preminente l'interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l'affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal primo settembre 2019". Solo in questo modo, infatti, si consente al Miur di espletare la prova orale e completare il reclutamento.
Duemila nuovi dirigenti scolastici
"Dal primo settembre, duemila nuovi dirigenti scolastici potranno prendere subito servizio e garantire il corretto avvio dell'anno scolastico", ha spiegato il leader del sindacato dei dirigenti scolastici, l'Udir, Marcello Pacifico. Che ha aggiunto: "Altri 900 vincitori saranno assunti negli anni successivi. L'azione legale a tutela di chi si è sottoposto alla procedura concorsuale e ha superato tutte le prove al momento è risultata vincente. Dal primo settembre, i candidati che entreranno in ruolo potrano finalmente coprire quel fabbisogno organico che, da anni, registriamo nella dirigenza della scuola pubblica con possti vacanti dati in reggenza. Annullare l'intera procedura non era la soluzione più consona e per ora il Consiglio di Stato ci ha dato ragione".
Bussetti: "La scuola italiana non può aspettare"
"Bene la sospensiva del Consiglio di Stato. Procederemo ora senza indugio con la pubblicazione della graduatoria e le assunzioni. So quanto hanno studiato i vincitori. Ci sono passato: ho fatto anche io questo concorso, anni fa. La scuola italiana non può aspettare, ha bisogno di nuovi dirigenti scolastici per guidare i nostri istituti e superare il fenomeno dannoso delle reggenze.
Glieli daremo", ha commentato sul suo profilo Facebook, il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti.Intanto, l'udienza pubblica per la decisione definitiva è già fissata al 17 ottobre prossimo.
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