Scuola, il governo rilancia sull'educazione civica

Nuove linee guida: si parlerà di alcol, social, cibo. Promossi i valori del lavoro e dell'impresa privata

Scuola, il governo rilancia sull'educazione civica
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Un tempo l'educazione civica era relegata all'ultima ora di lezione del sabato. Più che due informazioni asettiche sulla composizione del Parlamento o sull'iter di una legge non dava. Oggi è fondamentale. E, senza falsa retorica, si può dire che insegni a stare al mondo. O almeno, ci provi. Le nuove linee guida stanno per essere inviate al Consiglio superiore della Pubblica istruzione per il parere non vincolante ed entreranno in vigore da settembre.

Saranno lezioni al rispetto delle persone, delle donne, dell'ambiente, per prevenire bullismo e atti di violenza. Insegneranno l'importanza dell'integrazione di persone fragili o di stranieri, il valore del lavoro, dell'impegno, del risparmio e della gestione del denaro.

L'ora di educazione civica sarà anche l'occasione per parlare di stili di vita corretti per evitare eccessi e dipendenze: si parlerà di alimentazione, videogiochi, social, doping, alcol, gioco d'azzardo, droga. Temi che non sempre vengono realmente affrontati in famiglia e sui quali è fondamentale creare una nuova cultura, consapevole e intelligente, perché i ragazzi non siano abbandonati a se stessi. Anzi, il confronto in aula con un professore può essere un'occasione per infrangere io tabù, riflettere (e magari parlare con i compagni) di una propria mania, debolezza, che sia il sentirsi inadeguati di fronte alla falsa perfezione social o il rapporto compulsivo con cibo e digiuno.

Verrà promossa la cultura di impresa e, per la prima volta, l'iniziativa economica privata e la proprietà privata come elemento della libertà individuale. Si parlerà di contrasto alle mafie e a tutte le forme di criminalità e illegalità.

Altro valore da trasmettere è il rispetto per tutti i beni pubblici, a partire dalle strutture scolastiche, e l'educazione al decoro urbano e artistico.

Ci sarà qualche cenno di educazione stradale per abituare i giovani al rispetto della vita e delle regole del codice della strada: niente eccessi di velocità, super auto a noleggio per stupide sfide social ma più responsabilità e moderazione.

Si parlerà anche di piani finanziari e assicurativi. Eccessivo a scuola? L'idea è quella educare al risparmio e alla pianificazione previdenziale, anche come momento per valorizzare e tutelare il patrimonio privato. E nella generazione più precaria e «alla giornata» di sempre, forse è una mossa utile.

Verrà dato spazio alla promozione dell'uso etico del digitale, per valutare con attenzione ciò che di sé si «consegna» alla rete.

Allo stesso tempo verrà insegnato un uso responsabile dei dispositivi elettronici, nella consapevolezza che l'uso corretto delle tecnologie è quello che «potenzia l'esercizio delle competenze individuali, non quello che lo sostituisce». Di telefoni e smartphone si parlerà ma non ce ne sarà traccia. Il ministero infatti ribadisce il divieto di usarli durante l'orario scolastico.

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