Qualcuno dice che bisognerebbe ringraziare San Giuseppe da Copertino, protettore degli studenti, se lo scorso anno scolastico è trascorso senza morti ma solo con qualche ferito.
Perché da settembre 2023 a oggi ci sono stati ben 69 casi di crolli - più o meno importanti - negli edifici scolastici, che hanno portato al ferimento di 19 persone, oltre che danni agli ambienti e agli arredi. Si è trattato, fortunatamente, di episodi spesso avvenuti quando non c'era nessuno, o quasi, a scuola.
Ma è solo la punta dell'iceberg di quanto emerge dall'annuale rapporto sullo stato di salute dell'edilizia scolastica stilato da Cittadinanzattiva: l'Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola 2024 sottolinea, infatti, anche come numeri così alti non siano mai stati registrati in passato. Dodici mesi fa, ad esempio, il bilancio parlava di 61 episodi e di una manciata di feriti.
Nella casistica c'è un po' di tutto: distacchi di intonaco (13 episodi), crolli di solai e soffitti (14), di controsoffitti (18), problemi alle travi (1), a tetti e cornicioni (3); ma anche finestre e porte cadute (6), muri di recinzione e alberi venuti giù all'interno degli edifici scolastici o in prossimità di essi (6), perdite d'acqua o guasti a illuminazione e impianti di riscaldamento (4).
Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici e dei materiali con cui sono stati costruiti, nell'assenza o carenza di manutenzione, nella riduzione degli investimenti relativi a indagini e interventi su controsoffitti, solai, tetti, nella mancanza di tempestività nell'intervenire.
Come fa notare un approfondimento del report realizzato da Skuola.net, inoltre, la distribuzione territoriale è omogenea tra Nord e Sud: 28 incidenti - pari al 40,5% del bilancio - nelle scuole del Settentrione, altrettante nel Mezzogiorno. Qualcosa meno al Centro: 13 episodi, corrispondenti al 19% del totale. A evidenziare come per una volta, ma non è certo una buona cosa, il fenomeno unisca il Paese.
Le «vittime» più frequenti sono state soprattutto gli alunni: 9 le studentesse e gli studenti coinvolti loro malgrado. A cui vanno aggiunti 3 docenti, 2 collaboratori scolastici, una educatrice e pure 4 operai.
Sempre in base agli ultimi dati diffusi da Cittadinanzattiva, il 47% delle strutture - ben 18.889 delle 40.133 censite - è stato costruito prima del 1976. E di oltre 7mila istituti - quasi il 18% - non si conosce l'anno di costruzione.
Il 40% degli edifici ha anche barriere architettoniche. Il 59% degli edifici non ha un certificato di agibilità e il 41% risulta senza collaudo statico. Inoltre il 57% non è dotato di un certificato di prevenzione incendi.
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