"Non c’è nessun bisogno del patto del Nazareno, ma quando tre giorni fa Renzi e Berlusconi si sono trovati per rinnovarlo tutti hanno notato che la Borsa ha fatto -2,9% e Mediaset, +6%". A sottolinearlo è Pier Luigi Bersani durante un incontro di Area Riformista. L'ex segretario democratico ha poi ironizzato: "Se è un toccasana così, allarghiamo a tutte le imprese". L'uscita di Bersani però ha scatenato la reazione interna del senatore democratico Andrea Marcucci: "Quando ha governato, non ha mai fatto una legge sul conflitto di interessi di Berlusconi. Seguendo il concetto di Bersani, il titolo Mediaset negli ultimi 20 anni avrebbe dovuto essere sospeso per eccesso di rialzo". E poi un'altra bacchettata: "L’ex segretario sa benissimo che con i numeri di questa legislatura le riforme costituzionali volute dal governo Renzi si possono fare solo in accordo con le opposizioni. È comunque un fatto di civiltà politica che Bersani non dovrebbe ignorare, le regole del gioco si stabiliscono anche con chi non è in maggioranza, per evitare il drammatico errore della destra, che si votò il Porcellum senza coinvolgere nessuno. Il Patto del Nazareno serve a questo".
Anche Federico Gelli deputato renziano ha replicato a Bersani: "Premesso che agli italiani di ciò che avviene nel Pd e dei tentativi di farsi notare interessa molto poco, è pero ben chiara una cosa: c’è chi lavora per trovare una sintesi come è accaduto nel caso della legge sul lavoro e chi, invece, cerca ogni occasione per dividere e far scivolare il confronto su sterili polemiche piuttosto che sul merito. In questo modo c’è la garanzia di non approdare mai a niente di concreto".
538em;">In serata anche Silvio Berlusconi ha risposto così alle affermazioni di Bersani: "È lontanissimo dal vero che l'accordo del Nazareno tenga su le azioni Mediaset, che soffre invece del calo della raccolta pubblicitaria".
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