Ancora acque agitate per le trattative sull'elezione delle presidenze di Camera e Senato. Dopo il vertice di ieri tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia il nome per palazzo Madama del centrodetsra è quello di Paolo Romani. Scelta questa ribadita poi in un nuovo vertice tenutosi oggi. Ma i Cinque Stelle sul nome di Romani al Senato chiudono la porta. E lo fa lo stesso Luigi Di Maio: "Il centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani che per noi è invotabile", ha affermato il capo politico del Movimento.
Poi ha aggiunto: "Nelle ultime ore notiamo che ci sono difficoltà nel percorso che porta all’individuazione dei Presidenti delle Camere. Il Pd si è rifiutato di partecipare al tavolo di concertazione proposto dal centrodestra, e lo stesso centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani che per noi è invotabile. Per questa ragione proponiamo un nuovo incontro tra i capigruppo di tutte le forze politiche per ristabilire un dialogo proficuo al fine di un corretto processo per l’individuazione delle figure di garanzia per le presidenze delle Camere". E in questo quadro potrebbe rientre nei giochi anche il Pd che aveva chiesto una sorta di "reset" alle trattative: "Se si riparte da zero ci chiamino, andremo volentieri. Ma se hanno già deciso che una presidenza va al M5S e una al centrodestra che ci chiamano a fare? Se non è più così, Di Maio ce lo dica: non possono mica dare la colpa a noi se non riescono a mettersi d'accordo...". Intanto sulla richiesta di Di Maio di aprire un nuovo tavolo per le trattative arriva l'ok dal leader della Lega, Matteo Salvini: "Pur di risolvere la situazione siamo disponibili a fare tutto, tavoli e tavolini. Se c’è da parlare siamo disponibili, anche fra un quarto d’ora". Infine ha aggiunto: "Sembra che le trattative siano azzerate. Auspichiamo la partecipazione al tavolo anche del Pd. ma è ovvio che una presidenza va al centrodestra". E l'appello di Salvini è stato raccolto dal Pd con le parole del segretario reggente, Maurizio Martina: "Cambino metodo e coinvolgano davvero tutti. L’importante è non riproporre scelte precostituite e ragionare davvero di profili di garanzia. Finora lo schema che hanno usato sia centrodestra che Cinque stelle non ha dato uno sbocco utile e speriamo abbiano capito di avere sbagliato.
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