Si imbratta di fango prima del collegamento. Giornalista tv tedesca sospesa dalla sua rete

La Ohlen voleva rendere più eroico il servizio dai luoghi dell'alluvione.

Come si dirà in tedesco «macchina del fango»? Forse bisogna domandarlo a Susanna Ohlen, trantanovenne reporter dell'emittente televisiva tedesca Rtl. Spedita per un servizio a Bad Münstereifel, nella Renania settentrionale-Vestfalia, una delle zone maggiormente colpite dalle alluvioni che hanno funestato la parte occidentale della Germania qualche giorno fa, la cronista non ha saputo resistere alla tentazione di «avere più carisma e sintomatico mistero». E ha scelto la strada più facile: ha dato le spalle alla telecamera che la riprendeva prima del collegamento, si è piegata, ha immerso una mano nel fango che certamente non mancava e si è imbrattata il viso e gli abiti. Non così tanto da imbruttirsi, ma abbastanza da rendere tutto più drammatico.

Che cosa avrebbe voluto farci credere la bella Susanna? Che fino a un minuto prima di presentarsi davanti ai telespettatori era a dare una mano a vigili del fuoco e volontari per salvare gli alluvionati e liberare le strade dalla mota? Che per arrivare lì a svolgere la sacra missione di inviata avesse dovuto affrontare pericoli come una Indiana Jones da telegiornale? Oppure si è trattato solo di un pizzico di civetteria impulsiva?

Quale che fossero le ragioni di questa pantomima da pornografia giornalistica, alla povera Susanna va comunque l'onore delle armi che si deve a chi paga il fio delle sue azioni senza cercare scuse. Quando il fuori onda è diventato virale sui social, si è trovata alluvionata sì, ma dalle critiche. Le accuse che le sono state rivolte sono andate dalla frivolezza allo sciacallaggio. Soprattutto quel gesto è stato interpretato come un grave mancanza di rispetto nei confronti delle persone che hanno perso parenti, amici, case e averi a causa dell'alluvione, quelle stesse persone che lei voleva far credere di aver contribuito a soccorrere.

Che poi la bionda Susanna non è stata solo crocifissa dal popolo della Rete. Ha subito anche la sospensione da parte della rete per «comportamento non etico». Un provvedimento che non ha contribuito a evitare nemmeno la resipiscenza della giornalista: «Lunedì ho commesso un grave errore nell'area alluvionata, di fronte alle telecamere di Guten Morgen Deutschland. Dopo aver già aiutato privatamente i soccorsi nella regione colpita dall'alluvione nei giorni precedenti, quella mattina mi sono vergognata, davanti alle persone che aiutavano, di indossare un top pulito davanti alle telecamere.

Senza pensarci ho spalmato del fango sui miei vestiti. Da giornalista, non sarebbe mai dovuto succedere. È accaduto a me, che ho a cuore la sofferenza di tutte le persone colpite. Scusatemi». Quanto ci vuole per togliere una macchia di fango da un abito? E da una carriera?

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