Sicilia, testimone di giustizia diventa deputata M5S

Il M5S conquista la Sicilia e porta in Parlamento la testimone di giustizia Piera Aiello, vedova del figlio di un boss e cognata della collaboratrice di giustizia Rita Atria.

Aiello ha ottenuto, nel collegio uninominale di Marsala, il 51,19% delle preferenze nonostante in campagna elettorale non si sia mai potuta esporre mettendoci la faccia. La testimone di giustizia, negli incontri pubblici, parlava senza mostrare il volto e la sua foto non è mai comparsa nemmeno sui cartelloni.

La mafia

Da quando si è ribellata alla mafia, denunciandone traffici e delitti dopo l'omicidio del marito, Piera Aiello ha sempre dovuto nascondere il suo volto. "Mi sono ritrovata a essere testimone di giustizia quasi per caso - ha raccontato la donna - quando ho iniziato a parlare con il capitano dei carabinieri di Montevago, il paese dove vivevo, un far west".

Piera Aiello ha vissuto in una località protetta per 26 anni. "Ho detto basta alla mafia, ora a questo sistema dei partiti - ha dichiarato la donna spiegando la sua discesa in campo con il M5S -. Un sistema vecchio e superato, fatto da gente inchiodata da 50 anni alle poltrone che ha sempre considerato la Sicilia un bacino di voti, in cui fare alla vigilia del voto promesse poi dimenticate".

La vittoria del M5S

"Sono allibita. Sapevo che avremmo vinto, ma di certo non mi aspettavo queste percentuali: abbiamo fatto il botto". Piera Aiello è stata eletta distaccando di 20 punti percentuali Tiziana Pugliese di Forza Italia e la senatrice uscente del Pd Pamela Orrù, ferma al 13,5 per cento."Questo voto è il segno che tra la gente c'è voglia di riscatto, di cambiamento. Il M5S ha dimostrato onestà e capacità".

Tra i primi impegni in Parlamento c'è quello di portare dentro le Istituzioni la voce degli elettori.