Siena, Salvini contestato. Ma il leghista li umilia: ​"Sfigati comunisti"

Matteo Salvini dal palco di Siena risponde alle contestazioni degli oppositori politici: "Figli di papà. Non si sente. Non ci sono più i comunisti di una volta"

Siena, Salvini contestato. Ma il leghista li umilia: ​"Sfigati comunisti"

"Fate un applauso a quei quattro sfigati che ci sono là". Matteo Salvini, durante le confuse ore di ieri sera per la formazione del governo, era a Siena per la campagna elettorale a sostegno del sindaco di centrodestra che rischia di arrivare ad una vittoria clamorosa. E mentre teneva il suo discorso dal palco di fronte ad una folla di persone accorsa in piazza, alcunui contestatori lo fischiavano da lontano. Interrompendosi, il leader del Carroccio si è allora rivolto a loro dal microfono.

"Ragazzi, non si sente nulla - li ha sbertucciati - Se volete insultare fatelo bene, non fatelo sottovoce". Poi l'affondo: "Non ci sono più i compagni di una volta e i centri sociali di una volta. Quattro ragazzini figli di papà che non hanno il problema di andare a lavorare tanto ci pensano il papà e la mamma" (guarda qui il video). Le parole del leader hanno fatto scattare l'applauso scrosciante del pubblico.

"Il bello della democrazia - ha detto poi Salvini - è se la critica è rispettosa. Basta che non rompano le scatole agli uomini e alle donne delle forze dell'ordine che fanno semplicemente il loro lavoro".

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