«Manuel Macron in Tv ha detto una cosa giustissima sul green pass obbligatorio per la vita sociale e i francesi hanno recepito il messaggio. Dobbiamo fare la stessa cosa anche in Italia. Il green pass deve diventare il nostro lasciapassare, usiamolo per tutto, sarà il nostro nuovo modus vivendi». Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, caldeggia la scelta dei cugini oltralpe. Mentre il ministro Speranza ancora non si pronuncia.
Anche Mario Draghi dovrebbe andare in Tv a parlare agli italiani?
«Sicuramente molti indecisi correrebbero a vaccinarsi. Comunque, già il generale Figliuolo ha usato parole di elogio verso la Francia. Dobbiamo fare di tutto per ottenere l'immunità di gregge entro la fine dell'estate».
Ma l'attuale green pass è da correggere?
«La variante Delta ha cambiato il corso del virus, la copertura si raggiunge solo dopo due dosi. E il green pass deve diventare il nostro nuovo modus vivendi. Visto che siamo in estate, per esempio, possiamo usarlo per far ripartire le discoteche e far ballare i ragazzi in sicurezza anziché indurli a raggrupparsi sulla spiaggia senza alcun controllo. Così si aumenta la capacità diagnostica, i positivi riesci a tracciarli e induci i giovani a vaccinarsi anziché fare il tampone ogni volta che deve entrare in un locale».
Si ma i treni, i ristoranti, i parrucchieri. Tutto con il green pass?
«In estrema ratio si dovrebbe usare ovunque. Invece siamo indietro: stiamo applicando per i parrucchieri ancora i vecchi protocolli anziché snellire le attività, permettendo libertà di azione a chi è immunizzato».
Altre anomalie?
«Se sono un medico di San Marino e ho fatto lo Sputnik che non è stato approvato da Ema, in Italia non posso lavorare perché non risulto vaccinato. Ed è un assurdo. Bisogna invece concedere il green pass dopo aver effettuato un dosaggio di anticorpi. Poi ci sono gli accessi agli ospedali. Vanno riaperti i reparti ai parenti dei malati. È ancora vietato l'accesso anche a chi è immunizzato con doppia dose».
Parliamo dei 18 milioni di italiani che restano da vaccinare.
«I giovani devono essere stimolati a farlo. Ci sono gli hub che ormai danno l'appuntamento anche il giorno stesso. C'è l'imbarazzo della scelta».
E agli anziani irriducibili?
«Loro vanno rassicurati, uno ad uno. Io ero a Novegro l'altro giorno e ho convinto un'ottantenne con un quarto d'ora di spiegazioni che non correva alcun rischio a fare Astrazeneca».
Però al Sud Astrazeneca non vogliono neppure sentirlo nominare.
«Allora si propongano i vaccini a mRna. Ormai dev' essere offerta la possibilità di scegliere a tutte le età. E pure l'eterologa dovrebbe essere proposta agli over 60: dare la libertà di scegliere facilita le vaccinazioni».
Ma tra gli insegnanti neppure Pfizer convince.
«Sono sicuro che a fine estate il 15% dei non vaccinati si ridurrà drasticamente. Il virus continuerà a circolare nelle scuole e gli insegnanti rischiano in prima persona con il covid che non è cambiato, è sempre pericoloso. Non so se conviene tentennare. Molti cederanno senza la minaccia dell'obbligo vaccinale».
I contagi ieri erano oltre 1.500, contro i 900 di martedì della scorsa settimana.
«Quei numeri continueranno a salire, dovremo aspettarci cifre analoghe all'Inghilterra se non peggio visto che lì ci sono più protetti. Ci aiuta la stagione più favorevole, ma penso che in poche settimane i contagi triplicheranno. E dovremo aspettarci focolai analoghi a quelli scoppiati a Palma di Maiorca tra ragazzini non vaccinati».
Preoccupato?
«Bisogna capire se questo quadro epidemico che ora colpisce fasce in giovane età, determinerà anche un incremento di ricoveri e decessi. I ragazzi asintomatici possono contagiare un congiunto che non ha ancora fatto o completato il ciclo vaccinale».
In Spagna e Portogallo dilaga la variante Delta. Tanti giovani italiani ci andranno in agosto.
Pensate alla quarantena?«Mettere filtri ora che la Delta ormai è sopra il 50% anche in Italia non ha senso. Semmai bisogna eliminare la quarantena per chi proviene da un paese a rischio ma ha il green pass. Oggi non è ancora così».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.