Silvio Berlusconi al convegno della Dc: "Non sono venute meno ragioni dell'impegno unitario dei cattolici"

Silvio Berlusconi è intervenuto al convegno della Fondazione Dc con una lettera in cui affronta i temi ambientali e il futuro dell'impegno cattolico in politica

Silvio Berlusconi al convegno della Dc: "Non sono venute meno ragioni dell'impegno unitario dei cattolici"

Nonostante la convalescenza imposta dopo la guarigione dal coronavirus, Silvio Berlusconi è comunque intervenuto al convegno della Fondazione Democrazia Cristiana organizzato da Gianfranco Rotondi a Saint Vincent. Il leader di Forza Italia ha scritto una lunga lettera, toccando i principali punti della sua attività politica, individuando in Gianfranco Rotondi "l'erede legittimo della grande storia democristiana".

Silvio Berlusconi mette il evidenza il vuoto lasciato dalla "cessazione del ruolo della Democrazia Cristiana come partito guida dei governi del Paese", a seguito della quale "sono venute meno anche le condizioni per un impegno unitario dei cattolici in politica". Nonostante questo, come spiega il leader di Forza Italia nella sua missiva, non sono venute meno "le ragioni di quell'impegno, né i valori sui quali esso si fonda". Berlusconi riconosce in Gianfranco Rotondi la costanza e la coerenza del lavoro svolto finora, ammirando la forza con la quale rivendica "la continuità ideale e politica con un passato glorioso e illustre che del resto considero anche mio".

Una lettera che tocca anche importanti temi ambientali, intesi non come freno allo sviluppo ma come opportunità per nuove aperture nel rispetto del pianeta: "La difesa del Creato, la sacralità della vita in ogni sua forma e in ogni suo momento, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la solidarietà verso i più deboli, come ci ricorda ogni giorno il magistero pontificio, sono i principi fondanti di una corretta visione dell'uomo, del mondo, della società. Sono i principi che facciamo integralmente nostri e che sono alla base del nostro progetto politico".

Il leader di Forza Italia ha sottolineato come le battaglie green non siano da inserire sotto una bandiera politica ma siano un interesse comune per troppo tempo monopolizzato: "Per troppo tempo in Italia la sinistra ha tentato di esercitare un’egemonia sui temi ambientali, come se la difesa dell’ambiente, la qualità della vita, dell’aria, dell’acqua, dei paesaggi, fosse una battaglia ideologica di loro pertinenza". Eppure, come scrive nella sua lettera Silvio Berlusconi "i peggiori danni ambientali avvengono proprio nei sistemi totalitari di impronta comunista, penso all’Unione Sovietica in passato e alla Cina oggi. Al contrario, le democrazie liberali dell’Occidente hanno saputo coniugare ambiente e sviluppo nel modo migliore possibile, garantendo standard di vita elevati senza devastare l’ambiente circostante".

Per questo motivo il Cavaliere ha sottolineato come la storia abbia dimostrato la superiorità del libero mercato, della democrazia occidentale e della società aperta.

"Hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno che sviluppo e ambiente non sono due termini in contraddizione ma al contrario vanno di pari passo. Abbiamo bisogno di più sviluppo, di più scienza, di più tecnologia per migliorare la qualità dell’ambiente intorno a noi", conclude Silvio Berlusconi.

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