Il Regno Unito ha iniziato quest'oggi la somministrazione delle prime dosi del vaccino, grazie a un'autorizzazione d'urgenza concessa dall'Agenzia del farmaco di Sua maestà per il bene della salute pubblica. L'Italia, così come il resto dei Paesi dell'Unione Europea, dovranno attendere l'autorizzazione dell'Ema, che per il vaccino Pfizer potrebbe arrivare già il prossimo 29 dicembre. Intanto il governo sta lavorando al piano di stoccaggio e distribuzione dei vaccini nel Paese, che dovrebbe iniziare già a gennaio. Per sensibilizzare l'opinione pubblica e convincere i cittadini più reticenti a sottoporsi al vaccino è pronto a scendere in campo anche Silvio Berlusconi.
L'ex presidente del Consiglio ha risposto all'appello lanciato dal direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa, che sui social si è rivolto ai principali esponenti politici del nostro Paese: "Modesta proposta per combattere le scemenze no vax: far vaccinare in diretta tv tutti i big della politica, per dare uno schiaffo trasversale alla cultura complottista. Chi ci sta?". Silvio Berlusconi, che ad agosto è stato ricoverato per aver contratto il coronavirus in forma seria, con una carica virale altissima, ha risposto presente: "Sono pronto a farmi vaccinare quando sarà il mio turno". Il suo impegno per il Paese servirà a convincere anche i più reticenti a ricevere il vaccino che, al momento, sembra essere l'unica strada percorribile per uscire dall'epidemia. I tempi per la ricezione del vaccino da parte di Silvio Berlusconi potrebbero essere più lunghi rispetto ad altri leader politici. Il Cav rientra tra i soggetti fragili ma ha superato, brillantemente, l'infezione e potrebbe dover aspettare rispetto ad altri suoi coetanei.
Fin da quando ha intrapreso il percorso politico, Silvio Berlusconi si è dimostrato propositivo a trovare soluzioni per il bene comune. Va letta in questo senso la sua risposta positiva al vaccino in diretta tv ma anche la nota diffusa sui social sul no al Mes da parte di Forza Italia: "Forza Italia è un movimento politico coerentemente europeista ed è parte del Partito popolare europeo, la più grande famiglia politica europea. Il Mes, meccanismo europeo di stabilità, è un meccanismo tecnocratico svincolato da ogni controllo del Parlamento e del Governo europeo. Non intendiamo votare una riforma del suo regolamento che conferisce a Francia e Germania diritto di veto sui finanziamenti del Mes agli altri Paesi, compresa l'Italia. Già un anno fa abbiamo resa pubblica questa nostra posizione e non vediamo davvero perché dovremmo cambiarla".
Coerentemente con quato sostenuto fin dall'inizio, il partito guidato da Silvio Berlusconi non offrirà la stampella al governo sul Mes. Alla vigilia del voto alla Camera sul quale il governo potrebbe non avere la maggioranza, la posizione di Silvio Berlusconi è chiara e ferma.
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