Sindaci anti-Salvini alla carica: "Apriamo i porti alla Aquarius"

Il ministro dell'Interno nega lo sbarco alla nave. De Magistris: "Il porto di Napoli è pronto". Orlando: "Noi disponibili"

Sindaci anti-Salvini alla carica: "Apriamo i porti alla Aquarius"

Matteo Salvini è stato chiaro: "Aquarius non vedrà mai un porto italiano. È di proprietà di un armatore tedesco e batte bandiera di Gibilterra. Stiamo monitorando tutto con le forze dell'ordine. Può andare dove vuole, non in Italia".

I porti sono chiusi. E il ministro dell'Interno non ha intenzione di aprirli nè per la Aquarius nè per un'altra Ong. Così la nave con a bordo 141 immigrati se ne sta tra Malta e l'Italia in attesa di trovare un porto dove sbarcare. Ha chiesto "un porto sicuro" all'Ue che ha risposto con un classico "pronti al massimo impegno diplomatico per arrivare a una soluzione rapida". E la soluzione per ora non è ancora arrivata.

Ma se la Spagna questi 141 immigrati non li vuole, Malta nemmeno e l'Italia neppure, alcun sindaci di sinistra si prendono la briga di offrire i loro porti alla Aquarius. Il primo a farsi avanti - solo per inscenare la solita protesta contro Matteo Salvini - è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. E De Magistris non è nuovo a questo tipo di inviti, visto che lo ha fatto anche l'11 giugno scorso sempre per l'Aquarius, quando a bordo della nave c'erano più di 600 immigrati poi sbarcati a Valencia.

"Mentre in queste ore, fra un selfie in costume su una bella barca 'vacanziera' il ministro dell'Interno mostra i muscoli da bullo istituzionale, coperto da un governo che denota cinismo istituzionale sulla pelle dei più deboli, forse senza precedenti nella storia repubblicana -scrive de Magistris - e mentre la magistratura ancora cerca i circa 50 milioni che la Lega avrebbe sottratto agli italiani (evviva prima gli italiani), 141 migranti, tra cui molte donne e molti bambini, da giorni vagano in mezzo al mare perché i porti italiani per decisione del governo sono ancora chiusi. Noi ribadiamo con forza la nostra disponibilità ad accoglierli, in questa settimana di Ferragosto, proprio quando molti governanti sono in vacanza. Noi siamo pronti sempre e sarò in prima fila ad abbracciarli nel porto di Napoli".

E dopo la premessa e l'attacco senza mezzi termini a Matteo Salvini, il primo cittadino di Napoli passa all'invito vero e proprio: "Invito l'Aquarius ad avvicinarsi verso il nostro porto perché, qualora non li facessero sbarcare, saremmo noi stessi ad andarli a prendere in mezzo al mare, come è giusto che sia dinanzi a persone che stanno rischiando di morire perché c'è chi vuole mostrarsi forte coi deboli, solamente per puro calcolo di opportunismo politico".

A fargli eco, poi, ci si mette pure il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che chiama la Aquarius e i 141 immigrati addirittura "amici" . "Il governo guidato dalla Lega si conferma sempre più motivo di vergogna - scrive il primo cittadino - impegnato a fare la propria politica sulla pelle di donne e bambini. Mentre di fatto si istigano le marinerie a venire meno agli obblighi morali e legali di soccorso in mare, coloro che a questi obblighi non si sottraggono vengono additati e criminalizzati. Agli amici della nave Aquarius rivolgiamo l'invito a non fermarsi e confermiamo la disponibilità di Palermo e delle sue strutture ad accogliere coloro che sono a bordo della nave. Palermo e la Sicilia non si sottraggono al proprio dovere e non tradiscono la propria storia".

Peccato, però, che il minsitro dell'Interno abbia chiuso i porti italiani e i sindaci di sinistra non possano prendersi nessuna briga. Neppure quella per gli "amici" della Aquarius.

E all'offerta buonista di De Magistris ha risposto Salvini: "ll sindaco di Napoli vuole ospitare (e mantenere) altri immigrati in città. Paga lui? A Napoli non ci sono cittadini in difficoltà, senza casa e senza lavoro? Ah già, per certa sinistra è più importante pensare agli immigrati che agli Italiani...".

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