La sinistra incorona Lepore nuovo eroe. Quei soldi alla coop dove lavora la moglie

Il primo cittadino ha affidato all'azienda Lai Momo, dove è impiegata la consorte, più di 2 milioni di euro dal 2017

La sinistra incorona Lepore nuovo eroe. Quei soldi alla coop dove lavora la moglie
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Con una dichiarazione esplosiva «hanno mandato a Bologna 300 camicie nere» il sindaco Matteo Lepore (Pd) si è conquistato un posto di diritto nel Pantheon dei nuovi eroi della sinistra. Tant'è che la premier Giorgia Meloni gli ha risposto per le righe: «Se fossi io la picchiatrice fascista che il sindaco Lepore dice, allora lui non dovrebbe chiedermi collaborazione». Uno scontro che ha dato al primo cittadino bolognese una ribalta nazionale. Al punto che in molti nel Pd già lo indicano come leader del «futuro» nel dopo Schlein. Chi è Lepore? Da dove arriva? Si potrebbe dire che sia un politico «tutto» casa, famiglia Comune. Dal 2011 frequenta le stanze della politica bolognese. Prima come assessore, consigliere, capogruppo a Bologna e poi dal 2021 è sindaco del Pd. E proprio il Comune di Bologna, che Lepore guida da 3 anni, ha affidato una serie di appalti alla Coop che dà lavoro a Margherita Toma, moglie dello stesso sindaco. Nulla di illegale, per carità. Nulla di opaco, sia chiaro. La storia però merita di essere raccontata grazie ai documenti di cui il Giornale è venuto in possesso. Dal 2017 al 2024 la cooperativa Lai Momo, molto conosciuta negli ambienti della sinistra dell'Emilia Romagna, si è aggiudicata diversi appalti affidati dall'Asp, l'azienda per i servizi alla persona del Comune di Bologna. Si tratta di una municipalizzata di cui il Comune di Bologna è azionista al 97 %. L'altra quota è diviso tra la Città Metropolitana (di cui Lepore è presidente) pari al 2% e l'1% alla Fondazione Carisbo. L'Asp è un po' la cassaforte del comune per tutti i servizi sociali. La Cooperativa Lai Momo ha incassato 144.212,73mila euro nel 2017, 225.461,87 (2018), 557.784,26 (2019) 627.438,10 (2020), 351.547,46 (2021), 384.784,17 (2022), 482.768,86 (2023) e 2.989,2 (2024). Oltre 2milioni di euro per progetti (Sprar, Sai, SIproimi) legati all'immigrazione. Si tratta di fondi del ministero dell'Interno, transitati per la società del Comune di Bologna e finiti alla Coop. Ora il punto di contatto tra la cooperativa e il sindaco di Bologna è la moglie: Margherita Toma. Dal profilo linkedin si evince che la moglie del sindaco svolga la mansione di referente per l'area Lavoro della coop, che incassa soldi da una società del Comune di Bologna.

Ma c'è anche un altro documento di cui il Giornale è in possesso che dimostrerebbe il legame tra la coop Lai Momo e la moglie del sindaco: il 15 gennaio 2024 da un verbale della Prefettura di Bologna emerge che «Margherita Toma è presente in qualità di delegata da Lai-Momo società cooperativa sociale per presenziare alle operazioni di apertura dei plichi».

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