Berlusconi: "Il Fisco è il vero problema. I duelli tv? Non mi appassionano"

Silvio Berlusconi a tutto tondo in un'intervista radiofonica in cui spiega quali sono i punti principali sui quali agirà un futuro governo di centrodestra

Berlusconi: "Il Fisco è il vero problema. I duelli tv? Non mi appassionano"

Silvio Berlusconi ha deciso di non risparmiarsi in questa campagna elettorale e quotidianamente parla agli elettori per spiegare il piano di Forza Italia per il rilancio del Paese. Oltre alle pillole video per i social, il Cavaliere è spesso in radio per proporre soluzioni e idee per il futuro governo. Tra i punti fondamentali del programma di Forza Italia e del centrodestra c'è la flat tax, uno dei punti che distingue maggiormente il piano del centrodestra da quello di Enrico Letta e dei suoi alleati: "Per la sinistra le tasse sono bellissime, per noi no. Noi vogliamo la flat tax: è possibile scendere dall'aliquota del 23%, a seconda dei risultati, anche a quella del 15%". Non una utopia ma un obiettivo concreto, come dimostra la storia: "Reagan lo fece in America".

Tasse

Il Cavaliere ha messo il focus proprio sul nodo delle tasse, perché "il fisco è il vero problema, il più importante di tutti, perché porta con sé tutto il resto ed è la vera differenza tra noi e la sinistra". Il presidente di Forza Italia ha sottolineato che, per il centrodestra,le tasse "sono una dolorosa necessità da ridurre il più possibile". Per la sinistra, ha rimarcato l'ex premier, "lo Stato deve occuparsi di tutto, per noi deve fare le cose essenziali: garantire la nostra libertà assicurandoci la sicurezza interna ed esterna, assicurare la giustizia, aiutare i più deboli ad avere nuove opportunità". Ed è con la flat tax che si può lavorare in questa direzione, perché "l'elusione e l'evasione vengono quasi annullate".

Energia

L'altro punto cruciale del programma è l'energia, con l'abbattimento dei costi per le imprese e le famiglie. Per questa ragione è necessario agire: "Credo che Draghi farà bene da qui alla fine della legislatura e che deve subito mettere mano ai rigassificatori e alle energie rinnovabili e andare avanti sul nucleare che è il futuro dell'energia". Silvio Berlusconi pensa anche a quello che deve fare il prossimo esecutivo, possibilmente guidato dal centrodestra: "Credo che lo Stato debba intervenire in molti casi per aiutare le imprese che potrebbero fallire e le famiglie che diventano povere a causa del costo delle bollette della luce e del gas. Noi al governo metteremo a punto un piano di interventi che credo sia assolutamente necessario".

In quest'ottica, il Cavaliere approva un'iniziativa europea per calmierare il prezzo del gas: "Sostengo da tempo che solo se gli Stati europei uniscono le forze anche in materia di energia possono giocare un ruolo forte nelle crisi internazionali". E ha aggiunto: "Ad esempio, al Parlamento europeo ho sostenuto il piano che prevedeva una rete di stoccaggi comuni". E in relazione alle misure europee, Silvio Berlusconi ha dichiarato: "Condivido ad esempio la richiesta degli imprenditori che siano temporaneamente sospesi i certificati verdi, cioè quella tassa occulta che viene fatta pagare alle aziende che utilizzano energia considerata non pulita, che non proviene da fonti rinnovabili".

Campagna elettorale

Sulla polemica del momento in merito alle accuse del Pd a Giorgia Meloni in merito alla pubblicazione del video, Silvio Berlusconi taglia corto: "Mi sarei aspettato commenti indignati e preoccupati perché può accadere uno stupro nel pieno centro di una nostra città e invece sono tutti a discutere della pubblicazione del video. Ma qual è la cosa grave? Che nelle nostre città la sicurezza delle donne sia in pericolo, che una donna possa subire facilmente oppure se qualcuno pubblica il video dell'accaduto? Io credo che agli italiani interessi la sicurezza, non questi dibattiti sterili". E poi ha aggiunto: "Abbiamo uno stile, un linguaggio diverso e un modo differente di fare la campagna elettorale anche rispetto ai nostri alleati. Del resto siamo partiti diversi, ci rivolgiamo a un elettorato diverso e abbiamo storie politiche diverse, ma difenderò sempre il loro diritto dei nostri alleati di denunciare con ogni mezzo la gravità dei problemi del nostro Paese".

Su futuro inquilino di Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi torna a ribadire quanto già detto a più riprese da lui stesso e dagli alleati: "Abbiamo deciso tutti insieme che il partito che avrà più voti indicherà al capo dello Stato il nome del presidente del Consiglio". E sul suo possibile arrivo al Colle, Silvio Berlusconi mette un punto: "Non posso in questo momento darmi da fare se non per aiutare il mio Paese a garantire la nostra libertà, la nostra incolumità, a proteggere i nostri beni e le nostre famiglie".

E sulla decisione dell'Agcom in merito ai dibattiti, il Cav non si è mostrato interessato: "Il problema dei duelli in tv non mi appassiona: sono scettico sui confronti in tv, spesso si trasformano in risse. Molto meglio che ogni leader illustri il proprio programma".

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