Smartphone agli under 12? Abbatte l'apprendimento

Danni soprattutto per chi, durante l'infanzia, ha avuto poche limitazioni nell'uso dei videogiochi o altri media

Smartphone agli under 12? Abbatte l'apprendimento
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Che l'overdose tecnologica in tenera età sia da evitare era ormai chiaro alla maggior parte dei genitori. Ma ora è provato che mettere in mano uno smartphone a un ragazzino prima dei 12 anni può ridurre il suo apprendimento, specie se fin da piccolo ha avuto poche limitazioni nell'utilizzo di videogiochi e simili. Non sono ipotesi. Ma è una ricerca realizzata da Tiziano Gerosa, ricercatore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e Marco Gui, direttore del Centro Benessere Digitale di Milano-Bicocca che ha messo sotto la lente di ingrandimento 1672 studenti. L'idea di partenza era di vedere l'effetto che fa ricevere il telefonino prima dei 12 anni. Risultato? Un ragazzino su 4 rischia il calo di rendimento, «non moderato ma significativo», specifica Marco Gui evidente soprattutto nella competenza linguistica. L'indagine ha infatti preso in esame il range di età 10-14 anni, confrontando chi ha ricevuto il dispositivo prima dei 12 anni, a 10 e 11 anni, (quindi nel passaggio tra elementari e medie) e chi lo riceve negli anni successivi, cioè 12, 13 e 14 anni. Il dato poi è stato messo a confronto con le prove Invalsi. «La differenza di competenza linguistica - commenta Gui - è paragonabile a quella che abbiamo riscontrato tra studenti nativi e ragazzi immigrati all'ingresso alle medie». E quindi «conferma un'ipotesi che sta emergendo nella letteratura internazionale - prosegue - l'uso dei media mobili durante l'infanzia può nuocere in particolare a coloro che presentano fragilità preesistenti, in questo caso una ridotta capacità di limitare l'uso degli schermi». Chi insomma fin da piccolo guarda troppa televisione o passa le ore a giocare con i videogiochi, quando si trova in mano uno smartphone prima dei 12 anni rischia di vedere segnato il suo rendimento scolastico. Ma non solo. Perché come spiega ancora Gui la competenza linguistica (come è dimostrato anche dalle ricerche Pisa) è «il miglior predittore di una realizzazione di vita futura».

Se l'utilizzo precoce può avere effetti devastanti su chi non riesce a limitare l'uso dei device, è stato provato nella stessa ricerca che anche chi è molto motivato fin da piccolo nello studio se non crea danni non crea neanche nessun vantaggio.

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