"Sotto choc per quelle immagini ma non va demonizzata la Polizia"

Il sottosegretario: "C'è impegno del Viminale sugli organici"

"Sotto choc per quelle immagini ma non va demonizzata la Polizia"

«Chi ha sbagliato paghi, ma non si può demonizzare tutta la Polizia perché uno ha sbagliato». Il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, ieri all'iniziativa del Sap (Sindacato autonomo di polizia) sulle garanzie funzionali alla stazione Termini, commenta così i fatti di Santa Maria Capua Vetere.

L'accusa di pestaggio a un disabile è grave. Sono fatti da condannare?

«Ho visto le immagini, sono scioccanti. Chi indossa una divisa dovrebbe tenere un comportamento ineccepibile. Però non bisogna criminalizzare tutto il comparto sicurezza. Non accetto la demonizzazione tout court degli agenti. Per quando riguarda la penitenziaria dobbiamo capire anche le condizioni estreme in cui lavorano. Spesso sono sottoposti a vessazioni e offese da parte del detenuto. Se il poliziotto ha sbagliato dovrà comunque pagare».

E che ci dice dell'agente che ha sparato all'immigrato a Termini? Ci si può ancora fidare della Polizia?

«Bisogna per forza fidarsi dei poliziotti. Per me vicinanza e solidarietà al poliziotto che ha fatto con professionalità e serietà quel che un uomo dello Stato deve fare, cioè proteggere la sicurezza dei cittadini italiani. Anche perché sarebbe potuto succedere quanto verificatosi in Germania, dove un immigrato irregolare con un coltello ha ammazzato tre persone e altre sono state ferite».

Va bene la solidarietà, ma che state facendo di concreto?

«C'è un impegno, per il potenziamento degli organici, per garantire alle donne e agli uomini in divisa le tutele legali necessarie. Se si va a processo le spese legali devono essere pagate da parte dello Stato e poi per la possibilità di dotare tutte le forze di polizia di strumentazioni adeguate: le telecamere e il taser (entro settembre)».

I cittadini hanno ancora fiducia nelle divise?

«Grandissima fiducia. Lo dice un sondaggio di poche settimane fa con una percentuale di fiducia del 70 per cento. È la politica che deve continuare di avere fiducia nelle divise, mettendole in condizione di poter lavorare bene».

Il governo sta facendo abbastanza?

«Il governo si deve impegnare proprio perché il tema della sicurezza deve essere centrale nell'agenda dell'esecutivo. Stiamo lavorando su qualche emendamento anche per avere qualche poliziotto in più soprattutto nel ruolo di ispettore, che è fondamentale per la parte investigativa».

Migranti, è di nuovo invasione. Che ne pensa?

«Siamo a 20mila arrivi. Bene Draghi che ha riportato il tema immigrazione nell'agenda europea, ma l'Europa vuol fare a ottobre gli accordi bilaterali con i Paesi di partenza. Saremo travolti da un'onda migratoria».

Ci dica la verità, su questi temi la Lega ha fatto pace col ministro Lamorgese?

(Ride) «Sui migranti c'è un confronto da parte di Salvini con Draghi».

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