
Non sono ancora le 9 di mercoledì mattina, quando nella zona nord del confine marocchino, blindatissimo, che divide l'Europa dall'Africa, si materializzano circa 200 migranti provenienti dalla zona più povera del continente, quella subsahariana. L'obiettivo è di scalare, sfondare, penetrare i sedici metri di filo spinato delle barricate che proteggono per un perimetro di 8 chilometri Ceuta.
Per questa ondata di disperati, oltrepassare il muro controllato da 800 agenti della Guardia Civil, da decine di vedette con cecchini armati, significa ottenere lo status di rifugiato o, se va male, il rimpatrio forzato. Alla fine il bollettino è di guerra: sette agenti di polizia feriti, mentre i migranti hanno avuto la peggio. A decine sono precipitati dalla rete, respinti dai potenti getti d'acqua e proiettili di gomma. RPel
Commenti
E' evidente che a uno stucchevole tenero di cuore come te sfugge che l'unico aspetto negativo di questa giusta contrapposizione
degli spagnoli per evitare l'invasione è data dal fatto che i proiettili siano di gomma e non quelli veri.
Stiamo attenti che il risultato finale, se non cambiamo atteggiamento, sarà che l' Italia uscirà dall'Europa ! Non sottovalutiamo questo aspetto ! La Gente è STANCA!!
Prima spara e poi li salva oppure prima li salva e poi li spara...!?