
Omicidio suicidio a Marano, Napoli. Prima la vendetta a colpi di pistola contro il nuovo compagno della ex, poi la decisione di farla finita sparandosi un colpo al cuore. È accaduto ieri mattina nell'hinterland partenopeo. È il drammatico epilogo di una storia sentimentale finita un anno fa.
A ricostruire la dinamica dell'agguato mortale i carabinieri di Marano e della compagnia Vomero. Andrea Izzo, 40 anni, skipper, e la compagna Maria Rosaria Colantuono, 39 anni, si lasciano. La coppia ha due figli di 6 e 9 anni. Lei, proprietaria di una rosticceria, vuole rifarsi una vita. E inizia una nuova storia con Mirko Gargiulo (nella foto), 55 anni, broker finanziario noto nell'ambiente delle palestre napoletane. Ma Izzo, dopo mesi di allontanamento, vuole riallacciare i rapporti con la donna. Da alcune chat, però, scopre che lei ha un altro. Sono mesi di minacce e aggressioni tanto che Gargiulo è costretto a denunciarlo due volte in polizia. Non basta a far desistere lo skipper che ha un porto d'armi e una semiautomatica di grosso calibro, una 9x21, regolarmente registrata.
Ieri mattina Izzo aspetta il suo rivale vicino l'abitazione della compagna. Quando vede l'uomo sulla sua Bmw lo insegue per chilometri in sella a uno scooter Yamaha T Max. Sembra un regolamento di conti in piena regola. Gargiulo prova a seminarlo, Izzo è sempre dietro. A un certo punto Gargiulo riesce a speronarlo facendolo cadere a terra. Izzo si rialza e riparte all'inseguimento. Sono le 8,30 quando i due arrivano davanti alla scuola materna di Marano, la Papa Luciani. C'è il solito ingorgo di genitori che accompagnano i figli, l'auto è costretta a fermarsi davanti l'entrata del plesso. Gargiulo ferma la moto e, arma in pugno, spara. Almeno cinque i colpi che mandano in frantumi il parabrezza della Bmw. Gargiulo cerca riparo fra i sedili, ma i proiettili lo uccidono all'istante. C'è un fuggi fuggi generale, fra le grida dei bambini terrorizzati e dei loro genitori. Izzo risale sulle due ruote e si allontana. Come un killer professionista. Si avvia verso casa, lungo la strada comunale Montelungo, a Camaldoli. Poi si ferma, punta l'arma contro il petto e si toglie la vita. Dall'esame medico legale Gargiulo è stato colpito alla testa e al torace. Tutte ferite letali tanto che quando arriva l'ambulanza per lui non c'è nulla da fare.
Sconvolta la donna e i genitori del killer. «Brave persone», chiosano gli inquirenti che li hanno interrogati per tutta la mattina. Due i fascicoli aperti sull'accaduto da altrettante Procure: quella di Napoli e quella di Napoli Nord. Ma non si esclude che le indagini possano essere unificate nei prossimi giorni.
Su entrambi i corpi sono state disposte le autopsie. L'ennesimo fatto di sangue che ha sconvolto Napoli e che evidenzia la circolazione indiscriminata di pistole. Cosa ci faceva uno skipper con un porto d'armi e una 9x21?
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