Ecco il nuovo programma spaziale Ue: un budget di 14.8 miliardi

Chiaro l'obiettivo di Bruxelles: rendere l'Europa protagonista per quanto concerne le politiche per lo Spazio. Il prossimo passo? Dare vita a una Space economy

Ecco il nuovo programma spaziale Ue: un budget di 14.8 miliardi

È scattato il semaforo verde per il nuovo programma spaziale dell'Unione europea per il periodo compreso tra il 2021 e il 2027. Si tratta del piano dotato del budget più alto di sempre, visti i 14.8 miliardi di euro stanziati. Chiaro l'obiettivo di Bruxelles: rendere l'Europa protagonista per quanto concerne le politiche per lo Spazio, un campo fin qui dominato da giganti del calibro di Cina, Stati Uniti, Russia e India.

Un budget di 14.8 miliardi di euro

Il Parlamento europeo considera le politiche per lo Spazio a livello Ue un valore aggiunto nell'interesse di cittadini e imprese, con effetti positivi tanto per l'autonomia strategica europea quanto per le ricadute in termini commerciali, industriali, occupazionali e di difesa. Negli ultimi anni l'Unione europea, grazie al contributo di tutti i Paesi membri, ha messo in orbita i sistemi satellitari EGNOS, Copernico e Galileo. Adesso il Vecchio Continente stringe i muscoli nel tentativo di avanzare nel proprio percorso di crescita e realizzare una Space economy.

Una delle caratteristiche principali del nuovo Programma spaziale Ue 2021-2027 riguarda l'obiettivo della sua formazione, ovvero esser stato costruito per sostenere l'autonomia strategica dell'Europa. "Lo Space program ha le carte in regola per diventare un pilastro del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale: un acceleratore formidabile di innovazione e crescita, in grado di sostenere la leadership globale Ue nel settore", ha spiegato Massimiliano Salini, eurodeputato di Forza Italia-Ppe, nonché relatore del suddetto programma.

Da un punto di vista burocratico, il regolamento è stato approvato in Commissione Industrua (Itre) con 69 voti a favore, 1 solo contrario e 5 astenuti. Dopo il successivo dibattito in plenaria, è scattato l'annuncio del Parlamento Ue. Sono stati fissati limiti alla partecipazione di aziende non europee negli ambiti più sensibili per la sicurezza dei singoli stati. Come non bastasse, è stato rafforzato il ruolo dell'Europarlamento, il quale dovrà per la prima volta essere informato con ampio anticipo dalla Commissione Ue. "In questo modo si accresce il potere di controllo dell’unica istituzione eletta direttamente dai cittadini", ha aggiunto Salini.

Verso una Space economy europea

"Il nuovo Programma garantisce la continuità dei servizi satellitari ai cittadini, una governance chiara e una gestione pienamente europea di un budget tanto rilevante: l’accordo prevede infatti una cooperazione efficace tra istituzioni Ue grazie ad una precisa separazione dei ruoli degli attori, la Commissione europea e l'agenzia Gsa/Euspa da un lato, e le organizzazioni internazionali come l'Esa dall’altro", ha puntualizzato, ancora lo stesso Salini.

Il prossimo passo che dovrà affrontare l'Ue? Dare vita a una Space economy strutturata su base europea, coinvolgendo le piccole e medie imprese, ma anche le start up attive nella filiera industriale dello Spazio.

Il budget messo a disposizione dovrà mantenere e sviluppare i sistemi europei di eccellenza upstream, cioè dai servizi satellitari Copernicus per l’osservazione della Terra al programma Galileo per la geolocalizzazione, fino a Govsatcom per le comunicazioni governative e Ssa relativo alla sorveglianza dello spazio, ma anche quelli‘downstream’, ossia le innumerevoli applicazioni pratiche per l’utilizzo dei dati satellitari: dalla sicurezza aerea e stradale al monitoraggio delle infrastrutture, dalla protezione civile alla gestione dei flussi migratori e del tracciamento Covid 19, dal meteo all’agricoltura di precisione.

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