Sprint del centrodestra in Emilia Romagna. Berlusconi: "La vittoria è possibile"

Le liste a sostegno della Borgonzoni avanti in Emilia Romagna. La Santelli dilaga in Calabria. E ora Berlusconi dà l'avviso di sfratto a Conte: "La nostra vittoria potrebbe essere un ciclone"

Sprint del centrodestra in Emilia Romagna. Berlusconi: "La vittoria è possibile"

"È assolutamente possibile una nostra vittoria dopo 70 anni di comunismo alla guida della vostra regione". Silvio Berlusconi ne è certo. Vede la vittoria a portata di mano. Anche se si tratta di una Regione, come l'Emilia Romagna, che da sempre viene considerata baluardo della sinistra più intransigente. E così il leader di Forza Italia, nel corso del suo collegamento da Arcore nel corso dell'incontro all'hotel Savoia di Bologna, dove il partito ha presentato i prorpi candidati in vista delle regionali, ha tirato la volata alla candidata unitaria del centrodestra, Lucia Borgonzoni. "Non possono negare che se ci fosse una vittoria sarebbe anche un autentico ciclone per la nazione - avverte il Cavaliere - il governo non potrebbe non prendere atto di non rappresentare più la maggioranza degli italiani".

La portata (politica) delle Regionali

Raramente, come fa notare l'agenzia Agi, un turno di elezioni amministrative è stato caricato di attese come quello di fine mese. In palio c'è la guida delle Regioni Calabria ed Emilia-Romagna. Delle due è la seconda quella su cui gli analisti hanno maggior messo gli occhi, anche visto il peso e la storia politica che la ha sempre legata indissolubilmente alla sinistra. Il clamoroso precedente dell'Umbria, prima regione rossa espugnata da un candidato di centrodestra (nonostante il tentativo di alleanza last minute tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle), ha di fatto aumentato le chance della Borgonzoni. Ad oggi si dice che può benissimo giocarsela con il governatore uscente, il piddì Stefano Bonaccini. "Ai sondaggi non credo perché di solito non ci prendono, soprattutto per quanto riguarda la Lega perchè di solito ci danno meno di quello che prendiamo", dice lei. "I sondaggi sono quelli in mezzo alle persone e c'è tanta voglia di cambiamento". E questa voglia di cambiamento è ormai sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Berlusconi, durante l'evento organizzato oggi da Forza Italia, conferma la possibilità di una vittoria storica. "Io sono abituato a credere nei traguardi che a tutti risultano difficili da raggiungere", spiega. "È stato così quando ho detto che volevo costruire le new town e ci sono riuscito, quando ho detto 'voglio costruire una tv nazionale che possa fare concorrenza alla Rai', e anche questo traguardo è stato raggiunto - continua l'ex premier - ancora, è stato così quando ho detto tra due mesi saremo noi al governo e cambieremo l'Italia con una rivoluzione liberale, e poi quando ho acquistato il Milan: era sull'orlo fallimento e sono riuscito a farlo diventare la squadra che ha vinto di più al mondo".

La partita in Emilia Romagna

Tutti i sondaggisti concordano nell'affermare che sarà una competizione bipolare, "come quelle che eravamo abituati a vedere nella Seconda Repubblica". "La marginalità del Movimento 5 Stelle non è una sorpresa", fa notare l'agenzia Agi che ogni settimana stila con YouTrend la supermedia incrociando più report analitici. "Alle regionali, dove vince il candidato (e la coalizione) che prende più voti - si legge - il partito di Beppe Grillo non è stato mai particolarmente competitivo, e solo in poche occasioni è andato in doppia cifra". Finora quasi tutti i sondaggi hanno visto Bonaccini in testa. Ma non di molto. Soltanto l'Istituto Ixè, infatti, gli accredita un vantaggio dai 5 ai 7 punti. Per tutti gli altri, invece, conduce di uno o due punti. Insomma, come sancisce la supermedia, "la partita è a tutti gli effetti da considerarsi apertissima". "Non solo per il margine di distacco rilevato tra i due principali candidati (inferiore al margine d’errore) - fanno notare - ma anche perché alle Regionali si vota sia per il candidato presidente che per le liste di partito: se si vota solo una lista, senza scegliere un candidato presidente diverso (il cosiddetto voto disgiunto), il voto si trasmette automaticamente al candidato presidente sostenuto dalla lista votata". E da questo punto di vista i sondaggi da tempo confermano che la coalizione di centrodestra a sostegno della Borgonzoni è più avanti rispetto a quella che sostiene Bonaccini. L'ultimo report a confermarlo è quello dell'Istituto Swg riportato oggi dal Resto del Carlino. Il centrodestra sarebbe tra il 45 e il 49% mentre il centrosinistra si attesterebbe indietro di almeno un paio di punti.

L'avviso di sfratto al governo

Negli ultimi giorni Berlusconi ha ricevuto svariate telefonate dai candidati delle varie province dell'Emilia Romagna. "Hanno tutti una grande voglia di fare...", spiega. Questo lo fa "ben sperare" in una vittoria del centrodestra "dopo settant'anni di governo della sinistra nella regione". E non può negare che, "se ci fosse una vittoria" in Emilia Romagna, "sarebbe anche un autentico ciclone per la nazione: il governo non potrebbe prendere atto di non rappresentare più la maggioranza degli italiani". A questo successo, che avrebbe appunto una portata storica, potrebbe infatti aggiungersi il trionfo in Calabria. Qui i sondaggi sono schiaccianti. Secondo Noto, infatti, la candidata del centrodestra Jole Santelli sarebbe al 52%, mentre il piddì Pippo Callipo non andrebbe oltre il 34%.

"Se si verificasse la vittoria anche in Calabria, e in una regione per mezzo secolo feudo del comunismo in Italia, rappresenterebbe una necessità di cambiamento per il Paese", commenta il Cavaliere secondo cui "sarebbe riduttivo pensare a queste elezioni come a un grande sondaggio per governo nazionale: penso potrebbero cambiare la qualità della vita dei cittadini dell'Emilia Romagna, dopo 70 anni di governo della sinistra che ha portato al potere solo uomini della sinistra, loro familiari, parenti e amici delle amici". "Noi pensiamo, invece, di assegnare le funzioni di governo - conclude l'ex premier - a chi ha le migliori qualità per svolgere questa funzione e questa è la cosa importante".

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