Statue dorate e lusso: la Gaza di Trump

Nel video Musk lancia soldi e Bibi beve un drink a bordo piscina. Le reazioni: "Vergogna"

Statue dorate e lusso: la Gaza di Trump
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Prima i fucili e le macerie, quelle di oggi, sotto le quali ci sono ormai circa 50mila morti palestinesi. Poi un mondo dorato, fatto di spiagge da sogno, grattacieli, resort di lusso, danzatrici del ventre, una delle quali muove i fianchi in una mise sexy di fronte del capo della Casa Bianca. Infine soldi, tante banconote lanciate da un Elon Musk divertito, che ha appena consumato pane arabo e hummus. Eccola «Trump Gaza», la Striscia trasformata in Riviera del Medioriente, come l'ha immaginata e la vorrebbe Donald Trump nel piano proposto per il dopoguerra e come ha voluto che venisse riprodotta adesso con un video generato dall'intelligenza artificiale, in cui il presidente degli Stati Uniti si intrattiene in costume e cocktail fra le mani a bordo piscina con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il filmato è stato postato dal capo della Casa Bianca sul suo social Truth e sul profilo Instagram. No more tunnels, no more fear/ Trump Gaza is finally here - «Niente più tunnel, niente più paura/ Trump Gaza è finalmente qui» - recita la canzone di sottofondo, un rap che inneggia a un «futuro dorato» grazie all'iniziativa del presidente statunitense, che nel video mostra una statua immaginaria di sé, ovviamente golden, d'oro anche quella.

Il presidente vuole mostrare al mondo cosa ne sarebbe della Striscia di Gaza se il suo progetto prendesse forma: una nuova Dubai, una meta in stile Florida o California, baciata da sole, investimenti immobiliari e senza più guerra. «Donald sta arrivando a liberarvi/Portando la luce che tutti vedranno». E ancora: «La Gaza di Trump splende luminosa/ Futuro dorato, una vita radiosa/ Festeggiate e ballate, il gioco è fatto/ Trump Gaza, numero uno», prosegue il motivetto di sottofondo. Peccato che il filmato abbia provocato sdegno. Prevedibile quello di Wassel Abu Yousuf, membro del comitato esecutivo dell'Olp, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina, che parla di «pagliacciata»: «Questa è la terra dei nostri avi ed è stato versato molto sangue per difenderla», ha detto.

Il piano Trump prevede lo sfollamento dei quasi due milioni di palestinesi che vivono nella Striscia, attualmente in condizioni disperate. Nelle scorse ore sono stati almeno 7 i bambini morti di freddo e l'ultima vittima aveva meno di due mesi. La Lega Araba ha in programma un vertice per il 4 marzo, in cui si affronterà il tema della ricostruzione, ma i Paesi arabi si sono già detti contrari al trasferimento forzato dei palestinesi, che molti considerano «pulizia etnica».

Voci contrariate anche in Italia, dove la segretaria del Pd, Elly Schlein ha parlato di «macabra provocazione», di «un progetto spietato e crudele», augurandosi che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni «provi un briciolo di vergogna per il suo sodalizio politico con chi incita ancora violenza dopo tutto questo sangue». Anche il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha definito «allucinante» il filmato, «un insulto» e una «provocazione gratuita».

Da Fratelli d'Italia parla il deputato Mauro Malaguti: «Il vero video aberrante arrivato da Gaza riguarda l'esposizione dentro scatole nere dei corpi della famiglia Bibas, la madre Shiri, il piccolo Ariel di 4 anni e la piccola Kfir di 9 mesi, probabilmente uccisi a mani nude mentre erano in prigionia (e i cui funerali si sono svolti ieri in Israele, nda). Era quello il video in cui bisognava alzarsi in Aula e non ho visto nessuno dell'opposizione farlo».

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