"Striscia la Notizia, momento faticoso. Sanremo? Mi auguro rimanga in Rai"

L'ad invita Viale Mazzini a fare "più servizio pubblico". Ricci rassicura: "Il tg sta risalendo"

"Striscia la Notizia, momento faticoso. Sanremo? Mi auguro rimanga in Rai"
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Più chiaro di così: «La tv italiana è la più ricca d'Europa quanto a contenuti, direi addirittura del mondo. L'offerta che qui si trova in un giorno, in altri paesi ci vuole almeno una settimana». È un Pier Silvio Berlusconi sereno e brillante quello che parla dell'anno che va a chiudersi e delle prospettive televisive di Mediaset: «Abbiamo raggiunto i risultati d'ascolto del servizio pubblico, a fine 2024 supereremo le 9000 ore di prodotto con una crescita del 20% rispetto al 2020». Sono dati confortanti che le slide e le cifre confermano nei dettagli, anche alla luce della rivoluzione Auditel che, come si sa, grazie alla «total audience» avrà sul quadro televisivo un effetto simile a quello che lo streaming ha avuto sulla musica leggera. Però, al netto dell'esaltante prospetto di bilancio, l'amministratore delegato Mediaset e MFE passa in rassegna anche la cronaca televisiva legata a palinsesti e nuovi scenari. «È innegabile che oggi Striscia la Notizia sia in un momento faticoso - ha detto a Cologno l'altra sera - del resto, con 37 anni di storia è anche normale, ma conto di continuare a lavorare con Ricci. Poi, in futuro, chi lo sa, potrebbe esserci una alternanza di prodotto in quella fascia oraria». Ieri pomeriggio Ricci ha poi serenamente risposto: «Striscia sta risalendo. Sono tranquillissimo perché questi sono momenti già vissuti».

Chiusa la parentesi Striscia, si apre quella di Sanremo dopo la sentenza del Tar che «liberalizza» il Festival rendendo obbligatoria una gara d'appalto dal 2026 in avanti: «La situazione mi sembra troppo fumosa per esprimere un giudizio e, al momento, non arrivo neanche a pensare se mai potesse interessarci. Però penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e che la Rai sia il motore del Festival. Dunque da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai». E il concetto di italianità torna nelle parole di Pier Silvio Berlusconi quando parla di Rai: «La tv di Stato dovrebbe fare più servizio pubblico, è un lavoro che andrebbe garantito anche per l'identità italiana. Che non vuol dire non fare intrattenimento, che è una cosa distinta». Come non quotare questo appello, che va ben oltre le quotidiane logiche televisive.

Poi ci sono i programmi. Ad esempio This is me, presentato in prima serata da Silvia Toffanin e premiato da grandi ascolti. «Tutto è nato da una telefonata tra me e Maria De Filippi, nella quale suggerivo di fare qualcosa per celebrare Amici, un successo troppo importante nella storia della tv». Alla fine i risultati hanno dato ragione: «È venuto fuori un bel prodotto dritto, pulito, e spero ci sia un'altra edizione e poi un'altra ancora». L'ad ha poi parlato della Talpa: «È stata vissuta come un progetto travagliato ma è un esperimento di cui siamo contenti. Da un punto di vista crossmediale ci è piaciuto e commercialmente ha funzionato molto bene. Il prodotto non è venuto perfetto, era un primo tentativo e non aveva i polmoni per Canale 5». Quanto alla conduttrice Diletta Leotta, «ha fatto ciò che ci aspettavamo ed è probabile che in futuro ci saranno altre collaborazioni, anche se a oggi non c'è nulla di fissato».

Infine gli altri

volti di punta. «Panicucci e Palombelli sono confermate» e «anche Myrta Merlino, che è venuta per fare un'altra cosa e poi ci siamo trovati a cambiare. Dobbiamo parlare e capire cosa vuole fare lei, Pomeriggio 5 o altro».

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