"Tra 20 giorni...?". Ecco perché Conte rischia un incubo senza fine

L'avvocato che ha presentato il ricorso "grazie" a cui le cariche grilline sono decadute spiega i tempi della causa e avverte sulle possibili lunghezze. Conte, nel frattempo, cerca "una soluzione"

"Tra 20 giorni...?". Ecco perché Conte rischia un incubo senza fine
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"La notizia che la causa di merito relativa all'impugnazione delle modifiche statutarie e all'elezione di Conte sarà decisa nel merito tra venti giorni è del tutto infondata". Sul caos grillino interviene pure l'avvocato Lorenzo Borrè, ossia il legale che ha presentato il ricorso su mandato degli ex attivisti presso il Tribunale di Napoli e che si sta distinguendo per il numero di azioni legali mosse nei confronti del mondo pentastellato.

Nella giornata di ieri, dopo la comunicazione delle imminenti mosse dell'ex avvocato degli italiani per provare a risolvere la questione delle delibere sospese, ossia la votazione degli atti, comprendendo anche gli iscritti da meno di sei mesi, e le modifiche statutarie di cui si dibatte, si è diffusa la voce secondo cui la sentenza sul caso sarebbe arrivata nell'arco di venti giorni. Borrè, però, smentisce questa ricostruzione - la stessa che, secondo alcuni, sarebbe circolata per tutelare la leadership di Giuseppe Conte - attraverso una nota stampa che ha inviato pure a IlGiornale.it.

Il fatto che si stia ventilando l'imminenza della sentenza, per Borrè, rischia di "creare illusioni destinate ad infrangersi con la realtà della disciplina processuale: il primo marzo la causa sarà trattenuta in decisione esclusivamente per la pronuncia sull'eccezione di incompetenza territoriale che, come insegnano le Sezioni Unite della Cassazione, contempla la concessione di un ulteriore termine di 80 giorni per il deposito di comparse conclusionali e replica", rende noto il legale. In estrema sintesi: i tempi previsti saranno più lunghi di quelli paventati. E per Borrè sembra convenire che il MoVimento 5 Stelle si metta l'anima in pace, perché comunque vada bisognerà attendere.

Poi l'avvocato incalza, parlando di una procedura che potrebbe durare per un lasso di tempo ulteriore: " Non solo - continua - : un'eventuale declaratoria di incompetenza territoriale non comporterà il venir meno della stabilità dell'ordinanza cautelare in quanto la pronuncia in rito non definisce il giudizio, ma indicherà solo il Tribunale davanti al quale deve essere proseguito il giudizio di merito (che peraltro ben potrebbe essere lo stesso Tribunale di Napoli).

E quindi la stilettata: "Non è dato conoscere chi abbia divulgato la notizia, ma è opportuno che l'opinione pubblica sia informata realisticamente".

Mentre Conte fa sapere che vedrà Beppe Grillo per trovare un modo per uscire dal gaudo, le cariche dei vertici grillini risultano tuttora azzerate, mentre prosegue la battaglia correntizia tra i sostenitori del "nuovo corso" e gli uomini di fiducia del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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