Sumy, strage nel giorno di festa. Zelensky: "Putin è un bastardo"

Mosca colpisce la città ucraina nella Domenica delle Palme con due missili balistici Iskander: 34 morti, tra cui due bimbi, e 130 feriti. Kiev: "Serve una risposta"

Sumy, strage nel giorno di festa. Zelensky: "Putin è un bastardo"
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È la «punizione» per il tentativo d'invasione del Belgorod. Mosca non lo ammetterà mai pubblicamente, ma la strage di Sumy, costata la vita a 34 persone, è la rappresaglia di Putin alle recenti manovre militari oltre confine delle truppe ucraine. Purtroppo a pagarne le conseguenze sono stati ancora una volta i civili: tra i morti ci sono 2 bambini, e le immagini e i video che circolano in rete mostrano con spaventosa dovizia di particolari le mostruosità perpetrate dai missili russi.

Sumy, 260mila abitanti, è il capoluogo dell'oblast omonimo, messa sulle carte geografiche perché proprio da quel territorio lo scorso 6 agosto i soldati di Syrskyj entrarono nel confinante Kursk. Nel giro di otto mesi i russi hanno ridotto ai minimi termini l'espansione nemica, iniziando giorno dopo giorno a martellare di bombe, droni e missili Sumy e le località dell'hinterland, in un'opera di impetuosa controffensiva. Ieri le truppe della Federazione hanno alzato drasticamente l'asticella e intorno alle 10.30 di Kiev, con 2 missili balistici Iskander, armati da munizioni a grappolo, hanno colpito le strade affollate nella Domenica delle Palme. E proprio in mezzo alle strada, nelle auto, nei mezzi pubblici e nelle case, le persone hanno perso la vita.

In un video ripreso col telefonino e rilanciato da Zelensky sul suo account X, si vede Sumy pochi minuti dopo l'attacco. Si scorgono corpi disseminati in terra, alcuni già allineati, fra detriti e calcinacci, soccorritori che trasportano cadaveri fuori da un edificio e le urla strazianti dei feriti. Sullo sfondo automobili e bus in fiamme dai quali si levano colonne di fumo nero.

La Direzione principale dell'intelligence riferisce che il bombardamento è stato effettuato dai soldati della 112ª e della 448ª brigata missilistica, e che gli ordigni sono partiti dalle regioni russe di Voronezh e Kursk. «Tutto questo è avvenuto in un giorno in cui le persone vanno in chiesa: la Domenica delle Palme. Solo un bastardo potrebbe comportarsi così», scrive su Telegram il presidente ucraino. Oltre ai 34 morti ci sono almeno 130 feriti (18 sono bambini e una neonata di 3 mesi), alcuni di loro in gravi condizioni.

Il Cremlino in una nota ufficiale non ha negato l'accaduto, ma sottolinea che «l'attacco è avvenuto contro un edificio dove c'era una concentrazione di personale militare». Notizia in parte smentita da una deputata russa, Mariana Bezugla. Arrampicandosi sugli specchi, la parlamentare sostiene che i soldati siano stati tratti in inganno da una soffiata trapelata addirittura dal servizio segreto di Kiev.

Per analisti e blogger militari indipendenti russi, Sumy sarebbe stata colpita per scoraggiare l'esercito ucraino a invadere il Belgorod, opzione di riserva di Syrskyj dopo i fallimenti nel Kursk.

«Combatteremo ancora con maggior forza e vigore. I russi devono capire che ci vendicheremo di quanto accaduto così come dei loro prossimi crimini», dichiara il colonnello Pavlo Rozlach, comandante dell'80ª brigata d'assalto aviotrasportata Galizia che opera nel Sumy.

I soldati nelle scorse ore hanno preparato una rappresaglia sotto forma di dozzine di proiettili, mine, e droni che voleranno nei cieli russi. Sulle bombe, come si vede nelle foto della pagina Facebook della brigata, è stato scritto con un pennarello nero «Per Sumy». Altri bombardamenti hanno provocato 4 vittime civili nel Donetsk e a Kherson.

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