Per frenare l'immigrazione illegale, il governo britannico è pronto mettere in campo una legge draconiana, ai limiti della compatibilità con il diritto internazionale; ma se fosse messo alla berlina dalla Corte europea per i diritti dell'uomo (Cedu), sarebbe pronto addirittura a portare fuori la Gran Bretagna dalla Convenzione europea sui diritti umani pur di portare avanti i suoi piani. È quanto scrive The Sunday Times. Le stime prevedono per quest'anno l'arrivo sull'isola di quasi 65mila migranti illegali, un aumento di quasi il 50% rispetto allo scorso anno (quando furono in 45mila a chiedere l'asilo, molti dei quali dopo aver attraversato la Manica su malconci imbarcazioni).
Sunak e Suella Braverman, il ministro dell'Interno, stanno adesso completando la scrittura del disegno di legge che, secondo fonti interne, sarà reso pubblico nelle prossime settimane e comunque porterà il Regno Unito ai «confini» del diritto internazionale. «Questo disegno di legge si spingerà il più in là possibile all'interno del diritto internazionale: ci stiamo spingendo ai confini di ciò che è legalmente possibile, pur volendo rimanere all'interno della Cedu», ha raccontato una fonte informata. «E siamo fiduciosi che quando sarà messo alla prova in tribunale, vinceremo.
Ma se la legge passa e viene considerata legittima nei nostri tribunali, ma non a Strasburgo, allora sappiamo che il problema non è la nostra legislazione o i nostri tribunali. In questo caso, allora il premier sarà pronto a riconsiderare se rimanere parte della Corte di Strasburgo è ancora nell'interesse del Regno Unito».
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