Controlli a campione e una task torce mista composta da forze dell'ordine, polizia municipale e personale delle municipalizzate (circa 30mila unità): il vertice tra il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, i prefetti, il capo della polizia Lamberto Giannini, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, ed il vicecomandante della Guardia di Finanza, Giuseppe Vicanolo, partorisce una prima bozza sul piano dei controlli che scatteranno dal prossimo 6 dicembre quando entrerà in vigore il super green pass. L'organico delle forze di polizia non sarà depotenziato. Le unità saranno recuperate liberando personale assegnato a compiti amministrativi. I controlli saranno effettuati a campione sul trasporto locale per non rallentare la circolazione negli orari di punta. Il personale delle forze di polizia avrà solo una funzione di controllo. Di concerto con le Prefetture, le Regioni e i Comuni, il Viminale cercherà di recuperare altre unità tra i corpi locali, come forestali, polizia ambientale, guardie locali e dipendenti delle municipalizzate. Sono queste le indicazioni fornite dal titolare del Viminale ai prefetti. Prossima tappa: i prefetti sulla base delle unità disponibili dovranno predisporre il dispositivo di controllo, sentiti i comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il ministro convocherà nel fine settimana un nuovo vertice con i prefetti per il via libera finale al piano dei controlli.
Lunedì si parte con il super green pass. Le incognite restano. Sul capitolo controlli, il provvedimento, varato dal governo, che inasprisce l'applicazione del pass vaccinale, tagliando praticamente fuori dalla vita sociale i non immunizzati, mostra di più di una falla. Il tallone d'Achille resta il trasporto locale. Le verifiche ci saranno, cercando di creare il meno caos possibile. Il ministro però promette la massima fermezza: «In questa fase ancora molto delicata per la salute pubblica, le forze di polizia e le polizie locali continueranno a dare il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone». Dubbi sull'efficacia del piano controlli vengono avanzati dal leader della Lega Matteo Salvini: «Controlli sui trasporti? Forze dell'ordine rischiano di diventare obiettivo». In manovra economica cerchiamo di trovare fondi per le forze dell'ordine che rischiano di diventare un obiettivo sui social e non solo sui social. Far loro controllare i green pass da polizia e carabinieri sulla metropolitana la mattina alle 8 mi sembra difficilmente ipotizzabile», precisa il segretario del Carroccio. Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ammette le difficoltà: «Saranno controlli a campione». Altro capitolo, affrontato nel corso del briefing con i prefetti, le verifiche in bar e ristoranti. Qui il ministro si affida agli esercenti: «Ho chiesto ai prefetti di coinvolgere tutti i soggetti interessati, raccomandando loro di intensificare il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli esercenti anche al fine di sviluppare una capillare opera di sensibilizzazione dei propri aderenti». Però non mancano le perplessità: «Quante volte al giorno va controllato il green pass?», chiedono i titolari delle strutture ricettive religiose. Arriverà una circolare del ministero per fugare i dubbi.
Si lavora per mettere a punto il piano. Intanto sulla scrivania della Lamorgese approda la richiesta dei sindaci di introdurre l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto nelle zone affollate. Nessuna decisione, per ora.
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