Tallio: "Muore il papà della prima vittima"

L'uomo, 94 anni, deceduto dopo la figlia 62enne. Giallo sull'intossicazione

Tallio: "Muore il papà della prima vittima"

Due morti a distanza di poche ore. Prima Patrizia del Zotto, la figlia 62enne, deceduta ieri all'alba, poi il padre di 94 anni anche lui di Nova Milanese. È un giallo in piena regola la serie di morti legate a intossicazione da tallio: un metallo pesante simile allo stagno. I medici dell'ospedale di Desio non sono ancora riusciti a capire da che cosa è stato provocato l'avvelenamento.

All'ospedale c'è finito però anche il resto della famiglia: la mamma di 87 anni, che si trova in condizioni estremamente critiche dopo un sensibile peggioramento «in considerazione dell'età e delle patologie pregresse» spiegano i medici. E l'altra figlia, una 58enne, ricoverata nel reparto di neurologia, le cui condizioni risultano in miglioramento.

La due sorelle si erano recate al pronto soccorso lunedì 25 settembre scorso, con sintomi gastroenterici. Qui erano state curate e rinviate a casa. Patrizia Del Zotto si era poi ripresentata in ospedale giovedì scorso per un peggioramento dei sintomi e, in quella circostanza, si era verificato un primo arresto cardiaco. A seguito della gravità del suo quadro clinico (indagando le cause tossicologiche con l'aiuto del Centro antiveleni di Pavia, si è giunti alla diagnosi di intossicazione acuta da tallio), anche la sorella più giovane è stata contattata dagli operatori dell'ospedale e invitata a recarsi in pronto Ssccorso per accertamenti. Immediato il ricovero per lei e anche per i genitori.

A quanto si è saputo ieri sera anche gli esami del resto della famiglia sono risultati positivi al tallio con valori elevati. Persino la badante è risultata positiva, ma con valori più bassi.

Sul caso indagano i carabinieri. I carabinieri del gruppo di Monza stanno indagando, ma una risposta non c'è ancora. Di certo c'è solo che tutta la famiglia, badante compresa, si era recata in vacanza a Varmo, in provincia di Udine. Quindi tutti loro al ritorno in Brianza sono rimasti intossicati e hanno avuto un forte malessere. Nell'immediato però, solo per Patrizia del Zotto era stato necessario il ricovero.

All'inizio è stato ipotizzato un avvelenamento provocato da un potente topicida.

Poi, i militari, ispezionando la casa di campagna hanno notato che, nel fienile, c'era una concentrazione elevata di escrementi di piccione (che contengono dosi di tallio). Infine, sono state disposte analisi sui cibi consumati dalla famiglia intossicata negli ultimi giorni di vacanza. Tuttavia al momento, nessuna delle ipotesi appare risolutiva.

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