Se la Rai e il Tg3 fanno lo spot alle adozioni gay

Dopo la tiritena di Biagio Antonacci nel programma di Panariello, ora anche il Tg3 ha dato il suo contributo per l'indottrinamento dei telespettatori a favore delle adozioni gay.

Se la Rai e il Tg3 fanno lo spot alle adozioni gay

Non bastava Biagio Antonacci. Con una ricerca sui social ci siamo accorti che sotto le vacanze natalizie anche il Tg3 ha dato il suo contributo a favore del ddl Cirinnà trasmettendo uno spot girato dall'associazione Famiglia arcobaleno che si occupa di 'difendere' i diritti delle coppie Lgbt.

Nel video andato in onda il 22 dicembre nell'edizione pomeridiana delle 14,20 si vedono inizialmente dei bambini intervistati che raccontano come passeranno il Natale. Con una serie di interviste fatte sulla strada, poi, alcuni passanti esprimono la loro opinione su alcuni disegni fatti da figli di famiglie "non tradizionali" per far passare il messaggio che "famiglia è dove c'è amore" e poco importa se i genitori siano omosessuali o eterosessuali.

Spot Famiglia arcobaleno trasmesso in Rai

Uno spot che non è passato inosservato ai cattolici tradizionalisti che su Twitter e sul web hanno condannato l'uso strumentale del servizio pubblico a favore di una legge del governo Renzi. La Rai da tempo viene usata come strumento per un lento e inesorabile indottrinamento dei telespettatori fatto per far addolcire la 'pillola' contenuta nel ddl Cirinnà.

Tweet Famiglia arcobaleno per spot Rai

Una propaganda pro adozioni che è già andata in onda anche su

Raiuno con la fiction "È arrivata la felicità..." dove si raccontano le peripezie di una coppia di lesbiche che stanno per diventare genitori dopo essere andate all'estero per fare la fecondazione eterologa.

Lesbica incinta fiction Rai

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