Il fango di Marco Travaglio nei confronti di Draghi divide il Movimento 5 Stelle. Il direttore del Fatto Quotidiano, ospite di Otto e Mezzo, ancora una volta, non risparmia il presidente del Consiglio, paragonandolo addirittura a Schettino, il comandante noto per aver abbandonato la Costa Concordia quando stava per affondare nei pressi dell’Isola del Giglio.
Il giornalista, richiamando l’Economist, non rinuncia a sottolineare come l’ex presidente della Bce stia diventando “il destabilizzatore perché non pensa a governare. Vuole il Paese al servizio del nonno, scambiando l’ordine dei fattori. L’ho paragonato a Schettino perché i partiti gli dicono di restare a bordo e lui vuole scappare”. L’accusa di codardia, però, questa volta è davvero troppo, anche per la stessa Lilli Gruber, che pur avendolo come ospite fisso nel suo talk-show, non rinuncia a prendere le distanze dalle sue affermazioni: “Non sono sicura – dichiara il noto volto di La7 – che sia proprio così”.
Pur essendo risaputo il punto di vista di Travaglio sull’attuale governo, tali parole non piacciono neanche a diversi 5 Stelle, in passato estimatori del suo pensiero, che secondo fonti interne non gradirebbero toni così accesi e volgari.
Se nel Movimento c’è una parte che dice no al premier, aumenta il fronte di chi lo ammira, soprattutto tra coloro che sono vicini al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e negli ultimi tempi anche al presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.
Per i rumors interni a Montecitorio, il paragone a Schettino avrebbe irritato e non poco diversi esponenti gialli, che a dispetto di Travaglio, starebbero lavorando sotto traccia per convincere il segretario Giuseppe Conte sull’opportunità di far eleggere Draghi al Quirinale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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